La classe di Emma

Emma Bonino interpreta al meglio ogni ruolo che le viene dato. Ha fatto bene da commissario europeo, da candidata presidente alla Regione Lazio (preparatissima allora sui buchi della Sanità regionale) e poi da ministro degli Esteri alle prese con il caso Shalabayeva e quello, spinosissimo, dei marò. E adesso fa bene il suo ruolo di ex ministro.
Disponibile a dare consigli, in privato, al suo successore, Federica Mogherini, ma trasparente per giornali e televisioni. Subito dopo la decisione di Renzi di dismetterla, per segnare la discontinuità con il governo Letta, Emma è partita per una vacanza «tra gli squali», quelli veri, molto meno pericolosi degli esemplari romani. Adesso legge, studia, viaggia: «Non so ancora cosa farò da grande». Che classe.
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