Civati ai giovani «Attenti ai tranelli»

«Un passo indietro sulle appartenenze. Non ci sono più bersaniani, pinottiani, franceschiniani o che altro. Le primarie hanno rimescolato le carte. Dobbiamo creare un Pd che funzioni e che sia inclusivo, incasellare tutto il mondo nelle nostre correnti non ha fatto bene a nessuno». Eccolo il rottamatore (ma se non lo si chiama così è più felice) Pippo Civati, calato da Milano a Genova per sostenere i giovani rottamatori che crescono. Primo fra tutti Stefano Gaggero, giovanissimo candidato al Comune. Uno che nel Pd, dentro o fuori le istituzioni, un segno lo vuole lasciare: è sua e di altri giovani del Partito democratico la proposta di regolamento interno basato sulle primarie per selezionare i candidati al Parlamento se alle prossime elezioni le liste saranno ancora bloccate. Sono giovani i ragazzi di Wi Progress (tutti sotto i 30 anni) e Civati è il loro profeta. Si incontrano al Bar Berto (e dove se no?) in piazza delle Erbe, e tra una birra e una fetta di pizza, discutono di politica. «Non fatevi incastrare nella battaglia giovani contro anziani: è un tranello è il frutto di un sistema elettorale bloccato. Invece sorvegliate che per le politiche a Genova vengano rispettati i limiti dei 3 mandati e la rappresentanza femminile» li esorta Civati mentre Gaggero e gli "under" candidati per i Municipi spiegano la loro "carta" per la trasparenza, un protocollo per la legalità che entrerà comunque in Comune con gli eletti del Partito democratico (anagrafe degli eletti e dei dirigenti pubblici, bilancio sociale, regolamento per le nomine nelle partecipate, norme per la legalità negli appalti e "open data").
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