Che c'entra il portavoce Pdl con le sale giochi?

«Ladri. Questa è la cultura della destra: sale giochi e slot machine» grida Sabina Guzzanti. «Noi ci occupiamo di posti di lavoro, non di attrici miliardarie» le urla Daniele Capezzone. Alla testa di una delegazione di abitanti del popoloso quartiere della capitale San Lorenzo, la Sabina infuriata irrompe all'Hotel Nazionale, a due passi da Montecitorio, alla conferenza stampa della società Camene che gestisce la storica sala di San Lorenzo ex Cinema Palazzo, ribattezzata "Vittorio Arrigoni", da mesi occupata dai residenti per evitare che si trasformi in un casinò. All'interno della Camene c'è anche la finanziaria Stube, la stessa che ha costruito il Salaria Sport Village con Balducci e Anemone. E la concessione delle slot machine è legata al pluri-indagato gruppo Atlantis.
Sabina nella parte di Sabina. Ma il portavoce del Pdl Daniele Capezzone che ci fa nella parte del rappresentante dei costruttori?
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