Cercasi esperto di Borsa per la compravendita di parlamentari

Non ci si capisce più niente con queste fluttuazioni della borsa. Apri il giornale un giorno e ci trovi la foto del broker con le mani nei capelli, lo riapri il giorno dopo e ci trovi la foto del broker che sorride. Guarda, è sempre lo stesso tizio». «Non è un broker, è Verdini. Non sa più cosa inventarsi per tenere insieme la maggioranza. Un giorno è convinto di avere i numeri, il giorno dopo rischia il crac». «Oggi il mercato è strano». «Puoi dirlo. Una volta bastava avvicinare un parlamentare e promettergli un incarico in cambio della fiducia, ora con il rating, lo spread, i Bund non ci si capisce più niente». «Infatti pare che Verdini abbia recuperato certi appunti di Craxi per comprare i parlamentari attraverso un sistema di scatole cinesi, tipo che versi i soldi a una società partecipata che li trasferisce in rubli alla fondazione no profit dell'amante russa di un produttore che è il fratello di un senatore che ottiene dalla Rai l'appalto per produrre una fiction sulla vita di un santo dimenticato interpretato dal figlio illegittimo del senatore medesimo». «La compravendita dei parlamentari è diventata così caotica che ultimamente Berlusconi commissiona i sondaggi elettorali a Moody's». «Per forza che poi lo spread tra i deputati italiani e quelli tedeschi aumenta». «I deputati italiani li compri oggi, fai un investimento anche con un certo sforzo economico, poi è capace che domani te li ritrovi nel gruppo misto e dopodomani all'opposizione». «Non ci puoi fare affidamento». «L'unico investimento sicuro, a lungo termine, sono i radicali». «Basta saper aspettare. Prima o poi sbroccano, e qualcosa rendono». «Mah. Meglio il mattone. Me lo diceva sempre mio nonno». «Una volta. Ora con tutte queste alluvioni aumentano i palazzi a rischio-frana». «L'ultimo è Palazzo Chigi».
© 2011 L'Unità. Tutti i diritti riservati
SU