C'era una volta la famiglia gay

La battaglia per l'affermazione dei diritti delle coppie omosessuali negli Stati Uniti si combatte
anche nel campo delle fiabe per bambini con nuovi libri che celebrano le famiglie con genitori dello stesso sesso. Li pubblica a esempio la Tricycle press, casa editrice di Berkeley nella Bay area, una regione all'avanguardia per i servizi offerti alle famiglie in generale, dove la comunità gay è numerosa e molto attiva. Pochi mesi fa la Tricycle ha diffuso due libri dedicati ai bambini con due mamme o due papà che si intitolano rispettivamente Mommy, mama and me e Daddy, papa and me e con frasi semplici dirette a lettori piccolissimi presentano una realtà, ormai consistente negli Stati Uniti ma anche in paesi come l'Italia, che le leggi ancora negano o ignorano.
Lesléa Newman (lesleakids.com), l'autrice dei libri, non racconta una favola ma fornisce ai figli di genitori omosessuali uno specchio in cui identificarsi e sentirsi uguali agli altri compagni di giochi. E a tutti i bambini e ai loro genitori uno strumento nuovo per confrontarsi con nuclei familiari diversi dal loro, conoscerli a cominciare dal modo in cui chiamano i loro papà o le loro mamma, ed educare all'integrazione e alla comprensione.
Nel 1990 Newman aveva già pubblicato una favola sullo stesso argomento intitolata Heather has two mommies. «Da piccola non avevo libri che descrivessero una famiglia ebrea come quella in cui sono cresciuta e mi sentivo sola», ha dichiarato Newman in un'intervista. «Ho pensato che anche i figli di genitori dello stesso sesso dovessero provare una sensazione simile e quando due amiche mi hanno chiesto di scrivere una favola per la loro figlioletta non mi sono tirata indietro. La mia piccola protagonista ha due madri, mamma jane e mamma Kate, e a scuola impara che ci sono famiglie di ogni tipo e dimensione (Mark ha mamma, papà e un patrigno, David è adottato, Miriam ha una madre e una sorellina) e che la cosa più importante in una famiglia è volersi bene».
Anche se formalmente destinati al pubblico dei piccoli i due libri sono un tentativo molto politico, dichiarato dalla casa editrice che ha ricevuto per questo ringraziamenti ma anche forti contestazioni, per riconoscere pubblicamente famiglie che esistono, continuano a formarsi e rappresentano molto spesso un esempio positivo nella loro comunità. Ma che ancora hanno difficoltà per esempio nel rapporto con le istituzioni scolastiche dove si registrano diffidenza e rifiuto anche in California, lo stato americano in cui la comunità omosessuale è più numerosa.
Nella Bay area la battaglia tra progressisti, sostenitori del matrimonio gay e dei diritti degli omosessuali, e conservatori e integralisti religiosi, si combatte nelle aule dei tribunali (è in corso a San Francisco il procedimento per abolire la proposition 8 che vieta le unioni gay), nelle sedi politiche (molte sono state le iniziative per articolare la realtà delle coppie omosessuali nel questionario del censimento del 2010 - un problema analogo c'è anche in Italia dove non è chiaro se la comunità omosessuale sarà ancora fantasma nel questionario del prossimo
censimento) ma anche nelle scuole.
In alcuni istituti della Bay area sono stati attivati programmi educativi per spiegare agli studenti di tutte le età cosa si intenda per famiglia in generale e perché le famiglie con genitori dello stesso sesso sono uguali alle altre. E in molti casi ai genitori è stata negata la opting-out, la possibilità di non far frequentare ai propri figli queste classi. I libri della Tricycle press sono uno strumento importante in questa lotta.
La casa editrice in passato ha pubblicato altri titoli sullo stesso argomento: King k King e il suo seguito King 9 King and family, editi dall'olandese Gottmer Uitgevers Groep e scritti da Linda de Haan & Stem Nijland. In questo caso si trattava come rivelano i titoli di due favole dove i protagonisti non sono principe e principessa, ma appunto due re che si incontrano, si innamorano, si sposano con l'appoggio delle loro famiglie e durante il viaggio di nozze adottano una bambina e diventano una famiglia.
L'obiettivo della piccola casa editrice di Berkeley, recentemente acquisita da Random House, è secondo la vice presidente Nicole Geiger, non solo «raggiungere un gruppo di bambini finora ignorati dagli autori di favole, ma soprattutto allargare il dibattito culturale su un argomento importante che fa parte della nostra vita quotidiana e di quella dei nostri figli».
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