Il centrosinistra chiede le dimissioni Bersani: "Ora elezioni anticipate"

Per Bersani il premier deve uscire di scena anche per evitare un finale in stile "Caimano". «Lo scenario più drammatico - spiega - è che Berlusconi resti al suo posto mandando allo sbando il Paese». Per questo il segretario si appella «a chi nel centrodestra possa avere un soprassalto di responsabilità inducendo il premier a fare un passo indietro». Chiosa Rosy Bindi: «Dirgli di lasciare sarebbe anche un consiglio per il suo bene». Per il dopo Berlusconi, Bersani ritiene necessario «uno schieramento largo per una fase ricostruttiva» rivelando di essere al lavoro per un patto trasversale che vada da Vendola a Casini. E intervistato da Oggi Massimo D’Alema dice che il Cavaliere «è un uomo con la morale sotto i tacchi e il voto della Camera sul caso Ruby è stato il punto più basso della storia del Parlamento. Comunque Berlusconi, anche se non vuole uscire di scena, è il passato, ha fallito nei suoi due campi, come imprenditore e come uomo immagine». Alla Camera il capogruppo Dario Franceschini riassume: «Presidente Berlusconi, si dimetta e vada davanti ai giudici a difendersi».
Dal Terzo polo anche i finiani con Fabio Granata chiedono il passo indietro, mentre il capogruppo del Fli Benedetto Della Vedova a Montecitorio sottolinea che «quello in corso non è un attentato, non è un golpe, quindi evitiamo che i prossimi mesi diventino un rodeo contro o pro la magistratura». Il vicepresidente futurista Italo Bocchino ricorda che il premier «vuole il tribunale dei ministri perché così si potrebbe sottrarre al giudice con un voto del Parlamento». Chiede «chiarezza» il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa «nell’interesse delle istituzioni». Per le dimissioni «immediate» anche la segretaria della Cgil Susanna Camusso: «Siccome siamo un’organizzazione responsabile temo di dover ragionare con tutti voi dei rischi delle code velenose della fine di questa legislatura».
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