Il cavaliere nero

Fausto Bertinotti avverte: «Il cavaliere nero è arrivato tra noi». Non è una notizia dell’ultim’ora ma una riflessione su "Alternative per il socialismo", la rivista dell’ex presidente della Camera. Chi è il cavaliere nero? L’identikit sembra quello di Sergio Marchionne con l’innesto di tratti anche berlusconiani quando si parla di «personificazione della reazione nella sua forma più radicale e organica», quando si evoca il sacerdote venuto «dal mondo della produzione», la cui religione è «il capitalismo totalitario». Il caso Fiat, non gestito dal governo, farebbe da apripista alla definitiva involuzione. L’assenza di un’uscita «riformatrice» dalla crisi del modello sociale europeo, unita all’ anemia della sinistra, fa prevedere un imminente «colpo d’ariete». Addio riforme sociali. Ma Bertinotti non dispera. Alla prossima puntata.
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