Il caso Libia infiamma le primarie

Dalla Rassegna stampa

La tragedia della Libia entra nella campagna elettorale per le primarie a Torino. E se Piero Fassino annuncia l'annullamento della manifestazione di chiusura della sua campagna elettorale in segno di solidarietà con il popolo libico, lo sfidante Davide Gariglio conferma la propria, annunciando una raccolta di fondi in favore della Caritas, che si sta occupando di assistere i profughi dalla Libia.
 
«Noi crediamo nella solidarietà attiva - spiega Gariglio - per questo abbiamo deciso di organizzare una raccolta di fondi a favore della rete nazionale delle Caritas, che si stanno facendo carico dell'accoglienza e dell'assistenza dei profughi libici, in ulteriore sostegno alla Caritas di Agrigento».
 
Da parte sua, Fassino, spiega così la rinuncia alla manifestazione di chiusura della propria campagna elettorale: «Ritengo che la coscienza democratica di Torino debba far sentire la sua voce e per questo propongo che domani sera (oggi, ndr) si svolga una manifestazione cittadina di solidarietà con il popolo libico».
Polemico nei confronti di Fassino, Silvio Viale, presidente dei Radicali, anche lui in corsa alle primarie: «Mi sembra scorretto strumentalizzare la Libia per le primarie, fare il bel gesto per mettere in difficoltà gli altri candidati. Fassino dica piuttosto se voterebbe ancora il patto di amicizia con Gheddafi o se non sia il caso di sospenderlo unilateralmente».

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