Caso Goracci la questione morale nel Prc

Ai problemi non piccoli che travagliano il partito della Rifondazione Comunista si è aggiunto l'arresto del vice-presidente della regione Umbria ed ex sindaco di Gubbio Goracci, che era stato anche parlamentare e dopo era rimasto uno dei pochi del Prc con ruoli importanti nelle amministrazioni locali. Le accuse sono gravi, non solo reati amministrativi, anche molestie sessuali, ma il caso è controverso e i compagni di Gubbio lo difendono ritenendolo vittima di un complotto ordito ai suoi danni dal Pd locale. La questione si è complicata quando sul web un iscritto a Rifondazione, Aldo Giannuli, un ricercatore e consulente molto apprezzato, tipo tostissimo che si muove con notevole competenza e acume nell'analisi delle trame eversive più intricate, da iscritto di Rifondazione ha chiamato in causa il segretario Ferrero che gli ha risposto senza però convincerlo.
Quello che Giannuli rimprovera a Ferrero è la rituale dichiarazione di fiducia nella magistratura. «Come sarebbe a dire ?- questa la critica - Lo avete presentato a più di una elezione, non potete cavarvela dicendo che non sapete che tipo sia. O i pm hanno ragione, e allora dovevate averlo cacciato da tempo, o hanno torto e allora dovete difenderlo, altro che fiducia nei magistrati». Il professor Giannuli richiama la prassi del vecchio Pci che - scrive - un occhio allo stile di vita dei suoi eletti lo dava sempre, magari esagerando. Ecco, senza esagerazioni, l'esempio potrebbe tornare utile. Non solo a Rifondazione.
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