Casa Pound in piazza divide la sinistra

Dalla Rassegna stampa

Da una parte i «fascisti del terzo millennio» di Casa Pound e Blocco studentesco (loro ne attendono 5.000), obiettivo le vicine elezioni universitarie negli atenei della capitale. Dall’altra il variegato mondo della sinistra antagonista romana: centri sociali, Rifondazione, Action, collettivi studenteschi medi e universitari, supportati da un appello al quale hanno aderito in 250 tra professori universitari, ricercatori e intellettuali, da Alberto Asor Rosa a Margherita Hack, da Marco Tullio Giordana a Valerio Evangelisti. I primi dalle 9 del mattino a piazza della Repubblica, i secondi a piazza Ss.Apostoli. Ma la contromanifestazione e l’appello affinché all’estrema destra non venisse concessa la piazza hanno diviso la sinistra.
L’Anpi infatti ha fatto sapere ieri che non sarà presente alla manifestazione, anche se la spaccatura interna è resa evidente dal fatto che «diversi partigiani e iscritti ci saranno lo stesso» e dall’adesione totale di almeno un circolo, l’ «Orlando Orlandi Posti» del IV municipio.
Ma non finisce qui. Un altro appello, promosso dal direttore degli Altri Piero Sansonetti, dal direttore di Radio radicale Massimo Bordin e dai giornalisti Ritanna Armeni, Angela Azzaro, Andrea Colombo e Lanfranco Pace, spiega che «il diritto di manifestare liberamente e pacificamente è una pietra angolare
della democrazia: deve essere difeso e garantito sempre, indipendentemente dal giudizio che si dà sui contenuti o sui promotori delle singole manifestazioni». E per questo «riteniamo grave e ingiustificato
l’aver vietato il corteo del Blocco studentesco del 7 maggio, nonostante la distanza che ci separa da quella organizzazione e chiediamo che quel divieto venga tempestivamente revocato». Troppo tardi per la questura, ma non abbastanza per far esplodere la polemica a sinistra.
Chi ne gode è proprio Casa Pound: «Non siamo i picchiatori del Pdl. Alcuni esponenti del Pdl hanno solo sposato la nostra causa riguardo alla possibilità di farci manifestare liberamente, così come ci ha appoggiato anche l’ex leader di Lotta Continua, Adriano Sofri, che certamente non ha i nostri stessi ideali politici», ha detto Andrea Antonini, portavoce di Casa Pound nel Lazio.
Nel frattempo ieri mattina 15 kg di letame sono stati scaricati a via dell’Umiltà davanti alla sede di Forza Italia. Sul letame è stata piantata anche una bandierina dì Casa Pound. Tre giovani di sinistra sono stati denunciati.

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