Casa e lavoro per gli estremisti di sinistra Berlino prova a reintegrarli nella società

Dalla Rassegna stampa

Vuoi abbandonare gli ambienti estremisti ma non ci riesci con le tue sole forze? Lo Stato ti dà una mano a reintegrarti nella società. Il principio, che finora in Germania si limitava ai neonazisti e ai radicali islamici pentiti, viene allargato ora agli estremisti di sinistra. I servizi segreti tedeschi hanno lanciato ieri un programma per aiutare a cambiar vita i militanti della sinistra estrema desiderosi rompere ì ponti con i gruppi che frequentavano finora. Basta una telefonata a una speciale hotline o una mail e, dopo i controlli di rito, gli 007 si mobilitano, supportando gli ex eversivi nella ricerca di un posto di lavoro, un appartamento o un corso professionale.

Un estremista che finora rifiutava lo Stato, considerandolo un apparato di repressione, dovrebbe insomma chiedere aiuto proprio al suo nemico numero uno. Suona paradossale. I servizi tedeschi sono consapevoli del problema: sappiamo che la reazione dell'estrema sinistra sarà piuttosto contenuta, ammettono. Tanto più che gli 007 non contatteranno attivamente i potenziali candidati ma aspetteranno telefonate e mail.

Il governo Merkel vuole combattere ogni forma di estremismo e riprende così esperienze già note: dal 2001 gli 007 aiutano i neonazisti che vogliono dire addio ai loro camerati e dal 2010 una hotline offre assistenza agli estremisti islamici desiderosi di voltar pagina.

L'iniziativa ha già scatenato polemiche. «È una grande idiozia», taglia corto Ulla Jelpke, responsabile Interni del gruppo parlamentare della Linke, il partito della sinistra alternativa. I neonazi pentiti vengono minacciati di vendetta dagli ex camerati, mentre chi volta le spalle ai gruppi della sinistra radicale può farlo liberamente, argomenta. Il suo sospetto: l'obiettivo vero è infiltrare delle spie.

Nel 2010 in Germania i reati legati all'estrema sinistra sono scesi dai 4.734 del 2009 a 3.747. Nella prima metà del 2011 si è assistito però a un aumento, spiega il ministro degli Interni Hans-Peter Friedrich, che parla di «sviluppo preoccupante». Gli estremisti di sinistra sono stimati in 32.200, di cui 6.800 violenti.

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