Caro Pd, la vergogna in Italia è anche il carcere

La riflessione che propongo prende le mosse da un manifesto elaborato dal Partito democratico: quattro righe in rosso e tre in nero, fondale bianco, semplice, essenziale, come dev'essere un manifesto, che informa, non è un quadro. «Il lodo Alfano retroattivo - si legge - assicura l'impunità a Berlusconi. Una vergogna per il paese». Non c'è dubbio, certo: è una vergogna, e anche qualcosa di più. Però, senza negare questa vergogna...
Insomma, Marco Pannella da una ventina di giorni è in sciopero della fame, anche - riassumo molto rozzamente - per i diritti negati di chi vive in condizioni disumane dietro le sbarre, puntando il dito sulle morti di troppi detenuti: 135 di cui 57 suicidi, solo quest'anno. Tra le vergogne di questo paese c'è anche che di questa iniziativa di lotta e di dialogo nonviolento non si parli e non si ragioni. In anni lontani, nel 1974, il poeta premio Nobel Eugenio Montale, sulla prima pagina del Corriere della Sera scriveva che «dove il potere nega, in forme palesi ma anche con mezzi occulti, la vera libertà, spuntano ogni tanto uomini ispirati come Andrej Sacharov e Marco Pannella, che seguono la posizione spirituale più difficile che una vittima possa assumere di fronte al suo oppressore: il rifiuto passivo. Soli e inermi, essi parlano anche per noi». Ma oggi non c'è nessun Montale, Sciascia, Pasolini o Montanelli...
Tra le vergogne di questo paese, oltre al lodo Alfano retroattivo, c'è quello che dice la madre di un giovane di 33 anni detenuto nel carcere fiorentino di Sollicciano: «Mio figlio ha già tentato di uccidersi tre volte. È malato e ha bisogno di cure: aiutatemi a fargli scontare la pena in una comunità. Chiedo di valutare la situazione alla luce delle numerose patologie di cui soffre. La carcerazione non lo aiuta sicuramente, credo che ci debba essere un alternativa al carcere». Tra le vergogne di questo paese, oltre al lodo Alfano retroattivo, c'è che l'emergenza carceri non riguarda solo il sovraffollamento, con detenuti stipati come sardine nelle celle, ma anche l'ormai cronica carenza di personale tra la polizia penitenziaria. A Pistoia, per esempio, per questo motivo, saltano i processi. Tra le udienze rinviate per causa di forza maggiore quella che vede sotto accusa la cosiddetta "Mamma Ebe".
A causa della mancanza di agenti da destinare alla scorta, uno degli imputati - il marito della "santona"- non ha potuto essere portato in aula. Tra le vergogne di questo paese, oltre al lodo Alfano retroattivo, c'è il fatto che lunedì prossimo gli agenti di polizia penitenziaria del carcere di Favignana daranno il via a un sit-in per protestare per le condizioni di degrado in cui versa il carcere. Sempre tra le vergogne di questo paese, oltre il lodo Alfano retroattivo, a Rovigo il segretario regionale Fp Cgil Biasioli e quello provinciale Pegoraro denunciano le gravi carenze di organico: 118 i carcerati dove dovrebbero essere 79; 66 agenti in organico, 60 gli effettivi.
Tra le vergogne di questo paese, oltre al lodo Alfano retroattivo, il collasso delle carceri, in buona parte provocato dal turn over: migliaia di indagati che entrano in carcere per pochi giorni, in attesa di giudizio, quasi sempre per reati connessi al consumo di droga: un detenuto su tre è tossicodipendente. E mentre il governo promette investimenti in nuovi edifici, in cattedrali nel deserto, celle nuove lasciate andare in rovina, padiglioni pronti e mai aperti, il panorama dei 216 istituti peggiora giorno dopo giorno: il carcere in Italia è costituito da strutture vecchie - l'80 per cento ha superato il secolo di vita - detenuti stipati in due metri quadri a persona contro i nove previsti dalla direttiva europea. Amici e compagni del Pd: non sarebbe bello, giusto, opportuno, necessario leggere anche un manifesto del Pd, che denuncia come vergogna di questo paese, oltre al lodo Alfano retroattivo, anche queste cose?
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