«Carceri, peggio l'ozio del sovraffollamento»

Dalla Rassegna stampa

 

Aderendo al progetto "Ferragosto in Carcere" il consigliere regionale della Lega Nord Enzo Marangoni ha visitato nei giorni scorsi quattro istituti carcerari delle Marche. L'iniziativa, ideata da Rita Bernardini del Partito Radicale e riservata ai parlamentari e consiglieri regionali, ha avuto il consenso unanime di tutti i partiti politici. Dopo aver visitato le case circondariali di Camerino, Ascoli Piceno, Fermo e Ancona, Marangoni ha definito l'esperienza «molto significativa e utile, anche sul piano umano». «Grazie a questo progetto ho potuto constatare direttamente le condizioni di vita dei detenuti e, al contempo, quelle del personale carcerario - ha affermato il consigliere regionale del Carroccio - Un'esperienza che mi ha lasciato dentro una ricchezza importante per chi, come me, deve rappresentare i problemi di tutta la collettività, anche di chi è in carcere o si trova a svolgere il lavoro di polizia penitenziaria».
In tutti gli istituti carcerari Marangoni ha avuto la possibilità di ispezionare le celle e tutti i locali per verificare il rispetto delle specifiche norme di legge. L'esponente leghista si è soffermato a parlare con decine di detenuti ascoltando le richieste più varie ed eventuali lamentele. Marangoni ha sottolineato che «il sovraffollamento di detenuti rispetto alla capienza disponibile o comunque tollerata», caratterizza tutti gli istituti, ma la situazione varia da realtà a realtà. Si va da una situazione più che buona e quasi di tipo "domestico" del piccolo carcere di Camerino (49 detenuti, è il carcere più piccolo d'Italia) a realtà molto più grandi come il carcere di Ancona Montacuto (394 detenuti). Marangoni ha constatato che, mediamente, nelle carceri visitate, «oltre un terzo della popolazione carceraria sono stranieri, in taluni casi si supera anche il 50%».
Secondo il consigliere leghista il punto debole è il non lavoro: «I pochi fondi limitano la possibilità per i detenuti di svolgere lavori interni retribuiti - ha detto Marangoni -. Le turnazioni per le attività di ordine della struttura, implicano lunghi periodi di ozio con tutto quello che ne consegue. È invece quasi completamente assente il lavoro interno commissionato da imprese o cooperative esterne».

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