Capri, i giovani industriali guardano al Mediterraneo

Dalla Rassegna stampa

La chance snobbata. Della serie: come sottovalutare una svolta a portata di mano. Protagonista «il Mediterraneo dall’Europa al Golfo, la rotta verso nuovi orizzonti». Al Mare Nostrum, come lo chiamavano gli antichi romani, è dedicato il ventiquattresimo meeting dei giovani di Confindustria. La consueta due giorni caprese aprirà i battenti il 30 e 31 ottobre all’hotel Quisisana. E accenderà i riflettori proprio su questa immensa autostrada azzurra verso lo sviluppo.
Una promessa di crescita comune che rischia però di restare ancora una volta lettera morta, vinta dall’assenza di una decisa spinta politica che risolva i contrasti e stemperi le diversità. Ma anche dalla mancanza di un valido modello di sviluppo che possa conciliare l’universo multiculturale di cui si compone il Mediterraneo.
Come uscire da questo guado? Come trasformare lo specchio d’acqua dalle mille potenzialità in uno spazio comune di crescita economica e sociale? Saranno i temi-chiave del confronto caprese. Di qui la necessità di un progetto strategico globale per un Mediterraneo integrato, nel quale si tenga conto delle reali esigenze delle società che vi appartengono, dallo sviluppo socio-economico alla sostenibilità ambientale, dalla governance locale alla mobilità di persone, merci e capitali.
In questo contesto quale può essere l’apporto, materiale e non, di imprese ed istituzioni, alla crescita culturale ed economica dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo? Ma soprattutto, quale il modello di integrazione sostenibile per far dialogare politiche di sviluppo e cooperazione, necessità economiche ed opportunità di mercato?
Una sfilza di domande alle quali non solo industriali, ma anche politici, studiosi e banchieri cercheranno di trovare le risposte. Sarà dunque un confronto corale ma anche uno scambio di esperienze tra realtà diverse. Obiettivo: tracciare le linee guida di una strategia di sviluppo comune che possa finalmente trasformare il Mediterraneo in una corsia preferenziale verso la crescita. Un’opportunità sulla quale da troppo tempo si fanno ormai solo progetti virtuali.
La prima giornata - venerdì 30 ottobre - vedrà tra gli altri, l’intervento di Walter Veltroni, deputato del Pd, di Emma Bonino, vice presidente del Senato, quello di Antonio Tajani, vice presidente della Commissione Europea e di Adolfo Urso, vice ministro per lo Sviluppo Economico. Concluderà il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Modera la giornalista Lucia Annunziata.
Per sabato 31, invece, sono attesi anche Gianfranco Fini, presidente della Camera, Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria oltre a Franco Bassanini, presidente della Cassa Depositi e Prestiti, Lucio Caracciolo, direttore Limes; Ahmed Reda Chami, ministro dell’Industria del Marocco, Fulvio Conti, amministratore delegato dell’Enel, Giampiero Massolo, segretario generale del ministero degli Affari Esteri, Alessandro Profumo, amministratore delegato di UniCredit Group, Dario Scannapieco, vice presidente BEI e Paolo Zegna, vice presidente internazionalizzazione di Confindustria. L’appuntamento è fissato all’hotel Quisisana a Capri per i prossimi 30 e il 31 ottobre. I lavori del meeting saranno aperti alle 14,30 da Gabriella Megale, presidente del Comitato Interregionale Giovani imprenditori del Mezzogiorno. Poi toccherà a Giorgio Fiore presidente di Confindustria Campania e ad Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania.
Tra i relatori della prima giornata moderata dalla giornalista Lucia Annunziata, Magdi Cristiano Allam europarlamentare; Alessandro Bianchi, presidente Mesogea; Pietrangelo Buttafuoco, giornalista; Cristiana Coppola, vice presidente Mezzogiorno di Confindustria e Enzo Giustino, presidente Banco di Napoli.
Sabato 31, poi, sul palco del congresso al Quisisana, si alterneranno tra gli altri, Rachida Dati, ministro della giustizia francese, Fabrizio Di Amato, presidente Maire Tecnimont; Fouad Makhzoumi presidente Future Pipe Industries. Le conclusioni saranno affidate a Federica Guidi, presidente dei giovani di Confindustria.

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