Il capo degli agenti si mette in malattia

Dalla Rassegna stampa

Non si è presentato al lavoro, ieri, Giovanni Luzi, comandante di reparto degli agenti di Polizia penitenziaria del carcere di Castrogno, a Teramo. Ha preso quindici giorni di malattia, dopo il polverone sollevato dalla diffusione della registrazione in cui intima a un collega: “In sezione un detenuto non si massacra, si massacra sotto”. Una necessità, dice chi gli è vicino, per allentare la tensione accumulata. Mentre proseguono le indagini della magistratura e dell`amministrazione penitenziaria. E’ stato individuato il caso cui si farebbe riferimento nella conversazione incriminata. Una colluttazione tra un agente e un detenuto tossicodipendente dopo l`aggressione da parte di questi. L`agente e ancora in malattia. Il detenuto è stato in questi giorni ascoltato a più riprese (ieri dal magistrato di sorveglianza di Pescara). Nessun nome risulta al momento iscritto nel registro degli indagati. Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, deve ancora valutare l`incartamento inviatogli dagli ispettori. Intanto in Parlamento i deputati Rita Bernardini (radicale del Pd) e Augusto Di Stanislato (Idv) hanno presentato due interrogazioni per avere chiarezza su eventuali maltrattamenti a Castrogno. Ma anche sulle condizioni di vita in quel carcere, dove, denuncia Bernardini, manca non solo il riscaldamento, ma anche un cappellano per dire messa.

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