Cancro, l’“ape regina” lo rende cattivo: da Veronesi 5 progetti per eliminarla

Dalla Rassegna stampa

In ogni cancro si nasconde «un’ape regina» che comanda le altre cellule e che rende il tumore più aggressivo. Uccidere questa porterebbe a rivoluzionare la cura del cancro: a questo punta uno dei 5 progetti finanziati con i fondi del 5 per mille dell’Associazione italiana ricerca cancro (Airc) presieduta da Umberto Veronesi.. «Le staminali sono la frontiera dei tumori - spiega Pier Paolo Di Fiore, ricercatore dell’Istituto europeo di oncologia -. Dobbiamo immaginare il cancro come un alveare, dove l’ape regina è la staminale, ed è fertile, ma tutte le altre cellule tumorali sono api operaie, sterili. Finché non uccidiamo la regina il tumore non è sconfitto». Cinque nuovi progetti saranno finanziati con gli ultimi fondi del 5 per mille 2008 assegnati per fare ricerca. Un successo, dunque. Al quale si contrappongono cifre niente affatto confortanti: la fuga dei "cervelli" è costata  4 miliardi di euro in 20 anni. Come rivela uno studio presentato al Senato in occasione del progetto "La ricerca in Italia: un’idea per il futuro" promosso dalla Fondazione Lilly. Fra i migliori 100 ricercatori, decide di partire uno su due. Rimarrà da noi, per i prossimi 4 anni, Tiziana Vavalà, 30 anni di Catanzaro, oncologa di Torino che ha ricevuto la borsa di studio della Fondazione (360mila euro) per portare avanti studi di farmacogenomica.

© 2010 Il Messaggero. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK