Il buongiorno del federalismo

Prevederlo non è stato difficile. La restituzione di un po' di libertà fiscale a Comuni e Province, primo effetto percepibile del federalismo, ha scaldato in fretta la temperatura delle aliquote locali. A pochi giorni dal via libera ufficiale, per esempio, già una trentina di province hanno sfruttato a fondo la nuova leva fiscale lasciata nelle mani dei presidenti, quella che permette di alzare dal 12,5% al 16% l'addizionale locale sull'Rc Auto.
Prevederlo era facile perché il contesto è chiaro, con una manovra (quella del 2010) che ha sforbiciato a fondo i trasferimenti, un'altra, in arrivo in questi giorni, che promette altri sacrifici, mentre la responsabilizzazione legata ai bilanci trasparenti e alla fissazione dei fabbisogni standard rimane in calendario per il futuro. In poche settimane è successo un po' di tutto: oltre alla foga delle Province sull'auto (in attesa che la riscrittura dell'imposta provinciale di trascrizione produca nuove sorprese), l'addizionale Irpef ha fatto la sua comparsa in città che ne hanno sempre fatto a meno, da Venezia a Brescia, mentre tutti gli occhi sono ora puntati su Milano, e i presupposti per una lotta ad ampio raggio fra sindaci e albergatori sull'imposta di soggiorno. Se il buongiorno si vede dal mattino...
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