Il buffet alla cannabis finisce di traverso

Con il suo aperitivo alla cannabis a Palazzo Civico, Silvio Viale (radicale eletto nel Pd) ha fatto infuriare tutti. E ora rischia di beccarsi una sanzione, e con lui gli altri partecipanti al “baccanale” a base di “bagnetto” al verde e tisana alla cannabis. Luca Cassiani, Vittorio Bertola e altri consiglieri che hanno messo il naso dentro la Sala dei matrimoni trasformata per qualche ora in un’esposizione di prodotti a base di cannabis.
Il presidente del Consiglio comunale Giovanni Porcino già in mattinata aveva diffidato Viale dall’organizzare il buffet e in apertura della seduta dell’aula ha annunciato che l’ufficio di presidenza avrebbe valutato la situazione, acquisito foto e materiali e deciso eventuali provvedimenti “perché il Consiglio non può essere esposto a brutte figure”. “Non comprendo cosa ci sia da valutare» risponde però Viale che sottolinea lo spirito del suo aperitivo: aprire il confronto sull’uso della canapa nell’industria tessile, alimentare, oltre che come terapia. Dal buffet contestato sono passati, per assaggiare, Dario Troiano e Giuseppe Sbriglio, e pure Giusi La Ganga che non ha toccato cibo ma ha ammesso di avereuna pianta sul balcone per tenere lontane le zanzare. Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia, invece, si è presentato all’aperitivo definendolo una «pagliacciata abusiva a fini commerciali”.
E come se non bastasse la strigliata del “Palazzo” Viale ha dovuto difendersi persino dai suoi ospiti, i ragazzi del Coordinamento unitario per la legalizzazione della canapa con i quali si è accapigliato a proposito dell’entità delle pene in caso di guida sotto effetto di droghe leggere.
Ma non si scoraggia: il prossimo appuntamento con il “cannabis tour” sarà in Consiglio Regionale, quando a febbraio inizierà la discussione sulla legge presentata da Marco Grimaldi di Sel e dal consigliere della lista Chiamparino, Mario Giaccone, per l’uso terapeutico.
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