Articolo di Massimo Bordin pubblicato su Il Foglio, il 18/09/12

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A me pare che questa faccenda delle primarie sia una totale follia. Lasciamo perdere le questioni tecniche perché poche cose fanno addormentare le persone normali come le dispute sui sistemi elettorali. C'è un'evidenza che invece non può sfuggire a nessuno. Le primarie le possono fare solo a sinistra. A destra non servono perché può vincere uno solo, per tanti motivi. Sarebbe come fare le primarie nel partito radicale. Si sa che vince Pannella anche se poi, citando Max Weber sui rischi del carisma, si candiderebbe al quinto posto in Basilicata e proporrebbe in Piemonte, Lombardia e Lazio Emma Bonino capolista. Improbabile che Berlusconi si comporti allo stesso modo. Gli basta godersi lo spettacolo di Vendola che si ritira per evitare di togliere voti a Bersani che li perde per conto suo grazie ai suoi supporter che crocifiggono Renzi per la sua inaudita pretesa di sottrarre voti al centro destra. Sullo sfondo Civati si candida in concorrenza con Puppato, mentre Nencini intende convocare la socialdemocrazia europea per farla esprimere su una sua eventuale candidatura. Di fronte a un simile manicomio il Cav. è già a metà dell'opera. E non è detto che non riescano anche a completargliela.

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