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Il momento più significativo della audizione di Claudio Martelli alla commissione Antimafia l'altro ieri è stato alla fine quando, rispondendo a una domanda di Laura Garavini del Pd l'ex ministro ha delineato in concreto il cedimento dello stato con la mafia. "Conso ha subito revocato diversi 41 bis, ma a persone di bassissimo profilo. Cedimento inutile, la mafia non apprezzò e infatti ci furono gli attentati. Quando poi alla fine del '93 ha revocato il carcere duro (Martelli dice scarcerato, ndr) a ben 350 mafiosi, il pentito Spatuzza ci dice che arrivò l'ordine di rinviare un micidiale attentato allo stadio Olimpico". A questo punto la deputata obietta che Spatuzza dice che l'attentato fu rinviato perché il congegno non funzionò. Si fosse innescato ci sarebbe stata una strage. "Poi comunque non fu fatto più. Dunque il mio ragionamento tiene". A questo punto, col sostegno del presidente Pisanu, Garavini replica che forse la strage non si fece più perché nel frattempo furono arrestati i fratelli Graviano, ultimi stragisti rimasti su piazza dopo gli arresti dei Brusca e di Bagarella. Morale della favola: i 41 bis revocati non hanno rapporto con l'interruzione delle stragi mafiose. Gli arresti sì. Onore alla compagna Garavini che cerca di ragionare.
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