Articolo di Massimo Bordin pubblicato su Il Foglio, il 24/07/12

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Forse esagerava quel dirigente del Pci poi Pds che, spazientito, disse che si stava passando dal centralismo democratico al casinismo anarcoide. L'assemblea nazionale del Pd che, con questi chiari di luna, trova l'unico momento di passione sul tema del matrimonio gay sembra però confermare la tendenza. Perfino i radicali hanno saputo affrontare, a suo tempo, con maggiore compostezza una differenza assembleare sull'argomento. E anche la prima pagina di ieri dell'Unità può stupire. Certo le elezioni anticipate sono argomento di stringente attualità. Ma proprio per questo da un giornale di partito è lecito attendersi una posizione. Una, non due. E soprattutto un titolo di apertura che non finisca con un punto interrogativo. Mi rendo conto che è un modo per tenersi comunque aperta una possibilità. E so che non è più tempo di militanti rassicurati che si ripetono: "Lo dice l'Unità". Oggi possono dirsi: "Anche l'Unità se lo chiede". Praticamente da Alleata a Nanni Moretti.

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