Articolo di Massimo Bordin pubblicato su Il Foglio, il 18/07/12

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Strana trasmissione quella di Mentana sulla "trattativa". A cominciare dal fatto, notato su Twitter da Tommaso Labate, che Nicola Mancino dopo aver mosso mari, monti e centralini del Quirinale pur di evitare un confronto con Martelli, quel confronto è andato a farlo in televisione. Per proseguire con un dibattito a parti rovesciate, in cui Martelli ragionava come Ingroia e Arlacchi come un garantista informato. Sindrome di Stoccolma e ravvedimento operoso? In mezzo le solite banalità sul "papello" che deve restare la prova della trattativa anche se non è stata accolta neanche una delle sue condizioni e il suo presunto autore, Riina, è stato di lì a poco arrestato. Mentre sul 41 bis si citano i 141 mancati rinnovi di Conso ma si continua a non dire che di mafiosi di qualche - nemmeno tanto - profilo, lì in mezzo ce n'erano tre. Se quello è stato il prezzo della trattativa dovevano esserci i saldi. E infine Mancino, che sul pomeriggio del suo insediamento al Viminale racconta una verità che è talmente banale, come spesso capita, che sicuramente non sarà creduta.

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