Bordin line

Anche chi lo ha avversato ha spesso riconosciuto quanto il Pci fosse comunque una cosa seria. A sostegno di questa tesi c'è quello che scrive Francesco Cundari nel suo recente "Manuale del giovane turco" quando racconta l'atmosfera di una sezione del partito nel momento sospeso fra la chiusura dei seggi e l'attesa delle prime affidabili proiezioni. In sezione quel momento, ricorda Cundari, veniva chiamato "l'ora dei cialtroni". Uno spazio temporale che ha un suo fascino innegabile, in cui si materializzano e gonfiano a dismisura esiti temuti. Quelli inutilmente astuti lo fanno per poi poter dire che alla fine il risultato non è stato così devastante come si temeva, i più deboli di nervi lo fanno per esorcismo. A ben vedere per il centrosinistra tutta la campagna elettorale è stata vissuta in questo clima. Sembrava svanita la paura della rimonta berlusconiana, come nel 2006, di fronte a sondaggi che ne mostravano l'inconsistenza. E mentre i seggi stavano chiudendo, ha fatto irruzione l'incubo del sorpasso grillino, mentre di lì a poco si sarebbe concretizzata in qualche modo la rimonta del Pdl. Una volta "il partito" aveva antenne ovunque, oggi ha evidenti problemi di ricezione e naviga a vista, nervosamente. E "l'ora dei cialtroni" si consuma sul Web.
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