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Dalla Rassegna stampa

Come era prevedibile il gup, che deve decidere se l'inchiesta Ingroia sulla trattativa abbia le carte in regola per diventare un processo, ha preso tempo e deciso di acquisire in udienza preliminare alcune non marginali testimonianze come quella del pentito Brusca e dell'ex capo della DIA e poi della polizia De Gennaro. Inevitabile la soddisfazione di alcuni difensori che evidenziano la necessità, implicitamente riconosciuta dal giudice, di irrobustire la forza probatoria dell'ipotesi dell'accusa. Non resta che aspettare, dopo aver verificato il facile pronostico che l'udienza preliminare non sarebbe stata una passeggiata per la procura palermitana. Nel frattempo il regista della trama accusatoria, dopo la incompiuta parentesi guatemalteca, è affaccendato con la campagna elettorale dove pure le cose non vanno benissimo. La rivoluzione ingroiana sarà pure civile e non partitocratica ma si porta dietro, oltre al 3x2 Diliberto, Ferrero e Bonelli, anche il pesante fardello del dipietrismo ormai sfasciato. Dopo i video-poker del tesoriere laziale ora anche la lingerie di Marilyn e Maruska. Quando autorevoli esponenti del Pd trattano la lista "rivoluzione civile" come una pericolosa forma di estremismo, in realtà rischiano di nobilitarla.

 

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