Bordin line

Raffaele Cantone, magistrato che ha fatto penetranti inchieste sulla camorra del casertano, ieri, intervistato dalla Stampa ha definito bipartisan e marginale il voto camorrista da quelle parti. Sul secondo aggettivo non saprei dire ma è apprezzabile un pubblico ministero che non enfatizza, senza naturalmente ignorarlo, il nesso fra mafia e politica. L'approccio minimalista porta migliori risultati di quello magniloquente e picchia più duro su chi se lo merita. Quanto alla camorra bipartisan Cantone ha ragione da vendere. Volete una prova? Affonda nella notte dei tempi. Quando Pascalone 'e Nola, guappo emergente nel Dopoguerra, fu eliminato dalla camorra giuglianese, il mandante venne ucciso dalla giovane vedova Pupetta Maresca, eroina camorrista, ma l'esecutore Gaetano Orlando, detto "Tanino 'e bastimento" finito in Corte d'assise, si difese sostenendo di essere vittima di una congiura politica perché un suo parente era sindaco comunista di un paese del casertano. I giudici non credettero al complotto maccartista, e fecero probabilmente bene, ma l'imputato non gli aveva raccontato una balla sul ruolo politico del suo parente. La camorra di "terra di lavoro" era bipartisan ai tempi più bui della Guerra fredda. Figuratevi a quelli di Bassolino.
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