Bordin line

"Siamo stanchi di vedere Scampia ridotta, anche sul piano dell'immagine e non solo nazionale, a territorio di conquista della camorra, come se a Scampia non esistesse altro al di fuori delle piazze di spaccio e della faida dei clan. Scampia è anche l'insofferenza dei suoi abitanti, in maggioranza per bene, esasperati dal vedere il loro quartiere raccontato (e anche sfruttato) come brand mediatico negativo". Prima di ogni altra cosa, prima di dare un giudizio di merito sulle parole di questo amministratore locale che nega il permesso a girare l'ennesima fiction di camorra, prima ancora di chiedersi chi sia e a quale formazione politica faccia riferimento, si può provare a fare un piccolo esperimento. Basta cambiare il luogo, invece che Scampia, per esempio, Palermo. E retrodatare la dichiarazione. Del resto trent'anni fa a Palermo impazzava la guerra di mafia come oggi a Scampia. E la città veniva da anni di malgoverno, come oggi Napoli. Quando un sindaco palermitano dell'epoca, naturalmente Dc, diceva cose del genere veniva esecrato e preso a pernacchie dalla stampa nazionale e dall'intellettualità locale. Credo che De Magistris non subirà la stessa sorte. E non mi pare giusto, anche se di fiction antimafia non se ne può più e di Francesco Rosi non se ne vedono in giro.
© 2013 Il Foglio. Tutti i diritti riservati
SU