Articolo di Massimo Bordin pubblicato su Il Foglio, il 29/11/12

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Al liceo in scienze naturali andavo particolarmente male è nel tempo non sono migliorato. Malgrado questo arrivo anch'io a capire che il mutamento climatico va continuamente controllato e che le attività umane possono determinarlo. Faccio fatica a reprimere il dubbio che alcune previsioni particolarmente catastrofiche che certi ambientalisti prospettano da qualche decennio non siano in relazione con il fatto che stiamo attraversando gli anni fra un millennio e l'altro e che l'unico precedente storicamente indagato è culturalmente istruttivo, ma capisco che quello che si immette nell'atmosfera non può far altro che modificarla in peggio. E mi rendo conto che se gli scienziati notano un passaggio sempre più repentino dalla siccità alle inondazioni e sul tema stanno facendo un convegno a Doha non sarà per dire che non ci sono più le mezze stagioni. Però ieri l'altro a Firenze c'è stata una pioggia particolarmente intensa, nulla di più, e del resto siamo a novembre. Possiamo anche chiamarla "bomba d'acqua", ma rimane il sospetto che se la manutenzione dei tombini fosse stata più accurata non sì sarebbero viste scene da acqua alta a Venezia. Ma è solo un sospetto, che non ha la pretesa di influire sul ballottaggio di domenica prossima.

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