Bordin line

Tutti quelli che si stanno appassionando al gioco delle primarie si chiedono dove andranno domenica prossima i voti di Vendola. È vero che più della destinazione dei voti dei candidati sconfitti al primo turno, potrebbe essere decisivo il dato del ritorno ai seggi di chi ha già votato e, Stumpo permettendo, l'afflusso di nuovi elettori. Però domandarsi quel che faranno i supporter di Vendola ha sicuramente un senso. A patto di non tralasciare, per il gusto di una congettura, un dato di fatto: Vendola ha comunque perso. Non era un dato così scontato, basta pensare a quello che era successo nelle primarie di Milano, Genova, Cagliari. Evidentemente fra gli elettori del centrosinistra l'insoddisfazione per la inamovibile nomenklatura del Pd oggi predomina sull'affabulazione narrativa di Vendola. In ogni caso non ha giovato al governatore pugliese l'essersi andato a cacciare in uno scontro tutto interno al Partito Democratico ed è una aggravante a suo carico avere lucidamente previsto il rischio prima di decidere di candidarsi. Ora quei dirigenti di Sel che hanno lasciato i Ds per non fondersi nel Pd non è che siano entusiasti di votare Bersani. E non fanno nulla per nasconderlo.
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