Bordin line

Bisogna guardarsi dal luogo comune, dal colore locale, però un poco di avveduto e sano minimalismo nelle faccende di mafia va sempre applicato. L'arresto ieri di un pescatore di Porticello, identificato dal pentito Spatuzza come il fornitore dell'esplosivo per le stragi del 1992-93 (Capaci e via D'Amelio comprese) sembra confermare questa linea interpretativa. E fa un po' ridere il cronista che ipotizza il ruolo di artificieri "addetti ai lavori", legati chissà a quale oscuro potere. La verità di Spatuzza è che alcuni pescatori del borgo marinaro di S. Flavia, si spera pochi, pescano non solo con le reti ma anche col tritolo. Ne hanno ampia scorta in fondo al mare, residuati dello sbarco alleato. La zona, fra Bagheria e Casteldaccia, è ad altissima densità mafiosa e al "tesoro" dei pescatori disonesti attinge anche Cosa nostra. Pensare che un controllo appena attento di aspetti di legalità elementari avrebbe potuto mettere in difficoltà un progetto stragista di quelle dimensioni è sconfortante. Meglio consolarsi ipotizzando chissà quali coperture istituzionali o internazionali. Qualcuno lo farà senz'altro.
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