Bordin line

Non sono portato a prendere per buoni i sondaggi di "Ballarò", può essere un mio limite, ma i commenti in merito sono comunque indicativi. Nell'ultima puntata confronto Bersani / Renzi. Se il segretario del Pd vincesse le primarie il suo partito otterrebbe il 37 per cento fra gli elettori complessivamente intesi e 1'83 per cento fra il suo elettorato. Se vincesse Renzi il Pd avrebbe alle elezioni il 45 per cento ma solo il 61 per cento degli elettori di centrosinistra lo voterebbe. C'è da aggiungere un altro dato: fra tutti gli elettori, quelli già sicuri che mai voteranno Bersani sono stimati al 41 per cento, i sicuramente ostili a Renzi al 29 per cento. Commenta su Facebook Chiara Geloni, direttrice della Web tv del Pd e supporter del segretario: "Certo, l'altro pescherebbe anche qualcosina fuori, ma il 35 per cento degli elettori di riferimento non lo voterebbe. C'è poco da discutere ancora". La parola chiave è: "Qualcosina". Geloni proviene dal Ppi, ma a me leggendola è venuto in mente Giancarlo Pajetta quando diceva che era preferibile aver torto insieme al partito che ragione fuori da esso. È vero che vincere le elezioni non vuol dire di per sé aver ragione, ma ho pensato lo stesso che le radici del Pd si stanno intrecciando.
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