Bonino: se sarò eletta taglierò gli stipendi ai consiglieri regionali

Emma Bonino sta esaminando la possibilità di aggredire i costi della politica in Regione (circa 21 milioni di euro l`anno). E,`se sarà eletta, promette nei primi 1oo giorni di giunta il varo di una legge su questo tema. la candidata del centrosinistra alle elezioni dei 28 e 29 marzo prossimi vorrebbe destinare i risparmi all`assistenza domiciliare o al fondo per aumentare il numero di cittadini che beneficiano del «reddito minimo garantito». L`iniziativa (tagli a stipendi di assessori, consiglieri, portaborse e segreterie) è stata annunciata ieri dalla stessa vice presidente del Senato all`assemblea romana di Rifondazione Dc. Oggi invece, a Milano, la Bonino spiegherà le
motivazioni del suo sciopero totale della fame e della sete, «in difesa della legalità e della democrazia» e contro la discriminazioni in tv dei candidati della lista Bonino-Pannella.
«Vi porto dei "sì" netti e dei "no" netti - ha ribadito ieri -. Dico "no" al nucleare in tutta Italia, dico "no" a ospedalizzare tutti, perché mancano servizi sul territorio, dico "no" a privatizzare l`Acca, e non ne capisco la fretta, finché non esista un`Authority». «Dico "sì" invece - ha precisato ancora la Bonino - al reddito minimo garantito», per il quale però servono più fondi, «economizzando,
magari, sui costi della politica». La candidata del centrosinistra si è poi detta favorevole al sostegno al credito per le piccole e medie imprese, e ha sottolineato l`importanza «di un uso più sinergico dei fondi europei». «Dobbiamo occuparci della nuova povertà ha aggiunto che colpisce le famiglie monoreddito, con figli a carico, che si trovanoin situazioni di transizione. Bisogna aiutare le donne ad accedere al mercato del lavoro». Sempre ieri l`esponente radicale ha aperto la campagna elettorale nel reatino: «Questa provincia deve fare sinergia con la Regione - ha detto - come con altri territori del centro Italia, la Regione non deve essere fagocitata da Roma Capitale». «E arrivato il momento di riequilibrare il peso dei territori ha fatto notare la Bonino - e questo
non significa criticare il passato perché ogni fase storica ha i suoi modi, ma ora bisogna avere un`attenzione speciale a province come Rieti, che è inserita non solo nel contesto del
Lazio, come è avvenuto tra il basso Piemonte e la Liguria».
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