La Bonino scende in campo: "Se Bersani ha coraggio..."

Emma c`è, con quel gusto per la sfida che l`ha accompagnata tutta la vita, con la stessa determinazione di mille altre battaglie, con l`acume tattico di un politico consumato che sa quando e come muoversi. Emma Bonino, vice presidente del Senato, sarà candidata alla presidenza del Lazio alla guida di una lista che porta il suo nome e quello di Marco Pannella. I radicali hanno approfittato dell`impasse del Pd ancora alla ricerca di un nome da opporre a quello di Renata Polverini (Pdl) per calare l`asso. E ora i democratici non potranno non fare i conti con Emma, classe`48, piemontese di Bra, testarda e risoluta. Sostenerla vorrebbe dire rinunciare d`emblée all`alleanza con l`Udc; confinarla nel campo avversario significherebbe gettare al vento voti che rischiano di essere determinanti nella sfida al centrodestra. Bel dilemma. Eccolo il "trappolone" organizzato da Emma e Marco. Ieri, in conferenza stampa, la Bonino non ha criticato mica a caso «i dibattiti patetici sulle candidature» e «le alleanze a geometria variabile». Era un invito palese al Partito democratico ad interrompere il dialogo con l`Udc di Casini per ricompattare la sinistra, magari proprio sul suo nome. Lo auspicano per primi i Verdi. Lei, del resto, gioca a carte scoperte: «Per il Pd - dice - sarebbe una grande opportunità appoggiare la mia candidatura invece che presentare soluzioni improbabili». Ma subito dopo avverte: «Per ora non abbiamo avuto alcun contatto. Credo che il problema più che nostro sia loro». Se son rose fioriranno. Per ora la Bonino è però una "spina" nel fianco del Pd che ha davvero poco tempo per decidere. Intanto i radicali si attrezzano per una campagna elettorale «di alter- nativa al regime». «Sarà durissima», è consapevole Emma che si augura di avere al proprio fianco «anche personaggi rappresentativi delle nostre storiche battaglie sui diritti e la legalità, come Mina Welby o Ilaria Cucchi» la sorella del giovane morto ad una settimana dal suo arresto per droga. La Bonino è invece già sicura che in Toscana sarà il fotografo Oliviero Toscani a correre per i radicali. Ciò che la preoccupa è, ancora una volta, la "copertura" che la Rai darà al suo partito. Nel mirino finisce soprattutto Giovanni Floris, conduttore di Ballarò: «La nostra lista si chiama Bonino-Pannella - afferma segnalo a chi fa i sondaggi di farli con la dicitura esatta, spero l`abbia capito perfino Floris che mi sembra particolarmente duro di comprendonio; anzi se lo vedete - aggiunge rivolta ai giornalisti - spiegateglielo anche voi come si chiama la nostra lista». Emma non fa sconti e questa volta ci crede davvero. «Se il Pd dimostrerà coraggio...».
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