Bonino sbotta: il Pd non ci considera E il partitone corre ai ripari: voi con noi

Dalla Rassegna stampa

«Nell'ambito della proposta di governo che abbiamo avanzato, ribadisco che siamo seriamente interessati a un confronto e alla convergenza con i radicali, anche alla luce della positiva collaborazione che abbiamo sperimentato nel lavoro parlamentare di opposizione al governo Berlusconi». Le parole di Maurizio Migliavacca sono poche, ma hanno il pregio della chiarezza. «Ribadisce», poi, come per intendere di aver già detto che i radicali non solo sono alleabili con il Pd, ma sono nella rosa scelta del Nuovo Ulivo, e cioè nel progetto di governo di centrosinistra.

Ieri il coordinatore della segreteria è corso ai ripari dopo che Emma Bonino dalla radio della casa aveva dato un giudizio agro sul comizio torinese di Pier Luigi Bersani: «È stato vago sui quattro o cinque punti che contano, dalla legge elettorale alla giustizia. Non che ci tenga a far parte di queste consultazioni oligarchiche, ma i radicali sono sempre non pervenuti, per il Pd come per i sondaggisti. Evidentemente anche per Bersani non siamo interlocutori».
Bonino In realtà è stata ospite alla festa di Torino in un dibattito affollato e applaudito. Ma si trattava - questo invece l'ha lamentato Marco Pannella domenica stessa - di un appuntamento di seconda scelta, con l'europarlamentare Davide Sassoli, popolare volto tv ma non precisamente fra i big dei Pd. Tant'è che la vicepresidente dei senato era stata persino in dubbio se accettare. Poi, nel comizio finale, altra delusione per i radicali: mai nominati, fra i vari e tanti appelli a Vendola e Di Pietro, alle richieste a Casini, persino alle aperture verso la sinistra di Ferrero. Ma in trenta pagine di discorso, Bersani non ha neanche citato la campagna per la legge elettorale uninominale e maggioritaria, condotta insieme a non pochi dei Pd. A onor di cronaca, nella prima parte aveva fatto un passaggio applauditissimo contro l'ipocrita «riscoperta di un'etica rigorista sulla pelle degli altri, magari del povero Welby o di quelli che devono morire attaccati a mille tubi in ospedale». Un tributo a chi ha portato la moglie di Welby in parlamento, Ma che non era bastato: di qui la riparazione di Migliavacca. Almeno fino alla prossima dimenticanza.

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