Bonino, oggi l'investitura del Pd

Prima l`investitura della Bonino, poi - casomai - la discussione sulle primarie di coalizione. Nel Pd, adesso, è la resa dei conti: oggi, alle 17, il segretario regionale Alessandro Mazzoli proporrà alla direzione la votazione sulla candidata dei radicali. E, da quello che dicono nel partito, il consenso per la Bonino dovrebbe essere «vicino al 70%». Le ultime resistenze sono quelle del gruppo di Roberto Morassut: la sua critica verso Mazzoli (suo ex sfidante per la segreteria regionale), arriva al punto di sollecitarne le dimissioni. Al di là dei litigi interni, comunque, oggi si dovrebbe arrivare ad un primo, sofferto, punto: Emma Bonino, vice presidente del Senato, diventerà la candidata dei democratici. «E non è un nome calato da Marte, visto che a Palazzo Madama è stata eletta proprio nelle nostre liste», sussurrano gli uomini del Pd. Poi, con il voto favorevole dell`assemblea, si affronterà la questione delle primarie. Ma con una premessa, fatta già da Mazzoli in questi giorni: «Trattandosi di eventuali primarie di coalizione, tutti gli altri partiti devono essere d`accordo». Un modo per escludere la consultazione? Chissà. Di sicuro, Idv, Federazione della sinistra, socialisti e radicali sono contro le primarie. Con il partito di Di Pietro (che ha proposto la candidatura alternativa di Stefano Pedica) c`è qualche nodo da sciogliere: l`ex pm ha sostenuto di non voler concedere cambiali in bianco», la Bonino l`ha punzecchiato dicendo che «parla a vanvera, definendo i radicali come liberisti». L`obiettivo dei bersaniani (prima della riunione dell`Aran la Bonino e Pannella incontreranno il segretario nazionale del partito), è chiaro: ottenere un ampio consenso sulla radicale, e far convergere gli alleati su una scelta unitaria. Percorso che cancellerebbe anche le dispute regolamentari, sull`obbligatorietà o meno del ricorso alle primarie, sancite dallo statuto del Pd: il comma 6 dell`articolo 20, infatti, dice testualmente che «non si svolgono le primarie di coalizione se sia stata avanzata una sola candidatura alla carica oggetto di selezione». Per le primarie si battono Ignazio Marino e «Sinistra e Libertà» (che proporrebbe Luigi Nieri), ma gli uomini vicini a Bersani rilanciano: «Non ci faremo prendere da tecnicismi. Quella di oggi è una scelta politica, non procedurale». E poi, sempre secondo la direzione del partito, non ci sono più i tempi: «Dove la destra è già in campo - ha detto Bersani - bisogna decidere presto». Lei, la Bonino, ieri era all`inaugurazione del comitato «Pari e dispare», del quale è presidente onoraria: in sala, tra le altre, Concita De Gregorio, Bianca Berlinguer, Linda Lanzillotta. E le regionali? «Spero che la mia candidatura sia accolta con entusiasmo: la palla ora è al Pd». Una signora le ha chiesto delle primarie: «Noo, non le faccio! Non passo venti giorni a parlare di fuffa, ci potevano pensare a dicembre». Il comitato è bipartisan, come testimonia la presenza anche della Rauti. E la Polverini? «La inviterò, non ci sono problemi».
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