Bonino: «Nel Pd c'è chi non mi aiutò» Ma il partito rigetta l'accusa di Concita

Emma Bonino è di poche parole: «Devo presiedere al Senato. Di che si tratta?». Le elezioni regionali del 2010: aveva avuto sentore del mancato appoggio del Pd? «Lo sapevo. Ci furono anche delle dichiarazioni di Rosy Bindi e di Dario Franceschini...». È la teoria del complotto? «Non mi interessa. Ci sono tanti militanti che si sono impegnati e che ringrazio. E altri che quella battaglia preferirono perderla. Perché? Lo chieda a loro». Mario Staderini, segretario dei Radicali, aggiunge: «Nell'Internazionale socialista si diceva: Pas d'ennemis à droite, nessun nemico a destra. Il problema del Pd è l'allergia alle sinistre liberali». Una rivelazione di Concita De Gregorio, ex direttrice dell'Unità, riavvolge il nastro della politica laziale e nazionale: «Un altissimo dirigente del Pd mi disse: "Nel Lazio ci conviene perdere. La Polverini è la candidata di Fini, se lei vince Fini si rafforza nella sua posizione critica del centrodestra, si decide a mollare Berlusconi e a fare il Terzo polo, con Casini. E noi avremmo le mani libere per allearci con loro e andare al governo"». Soru, editore dell'Unità, dubita: «Non credo a quella versione». Ma scatta comunque la caccia all'uomo: Staderini fa il nome di Beppe Fioroni, che smentisce. Altri indiziati? «Alti dirigenti ragiona un parlamentare Pd - ce ne sono pochi: Bersani, D'Alema, Franceschini, Veltroni, Bettini, Bindi». Una chiave la fornisce la De Gregorio: «Di sicuro, non sono andata a chiedere all'area cattolica... E una persona intelligente, di un'area determinante». Il Pd prende le distanze. Secondo Nico Stumpo, della segreteria dei democratici, «quelle affermazioni non hanno alcun fondamento». Esterino Montino, capogruppo alla Regione Lazio, «vira» sulle voci che vorrebbero la De Gregorio candidata veltroniana alle primarie da sindaco di Roma: «Se vuole misurarsi lo faccia pure». La giornalista replica: «Questa è la loro logica, avere sempre qualcosa in cambio. Non mi presenterò per le primarie a Roma: quando lasciai l'Unità, non ho chiesto né un seggio, né una direzione alternativa, come fanno altri». Rita Bernardini, ex coordinatrice della campagna elettorale della Bonino: «La ricostruzione è troppo machiavellica, ma il disimpegno del Pd è noto: budget inferiore alla campagna per Marrazzo, presenza fissa di Renata Polverini da Santoro e da Floris, problemi nelle province, specie a Frosinone». Lucio D'Ubaldo, senatore pd, ricorda: «Il ragionamento su Fini, la Polverini e il Terzo polo venne fatto, ma dall'Udc». Anche la Polverini interviene: «Quella campagna l'abbiamo vinta io e Berlusconi. La De Gregorio sceneggia un film irreale. Non ho certo giocato a porta vuota». Per la cronaca: Bonino prese a Roma 115 mila voti in più. Ma, nel resto del Lazio, Polverini recuperò e vinse.
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