Bonino: nè Attila nè Alice, ma voglio vincere

«Non so se si vota tra 10 giorni o tra tre settimane, ma io sono sempre qui, non vi preoccupate. Non so se si è capito, ma io voglio essere eletta, voglio vincere». Si può anche chiedere dei possibile rinvio delle elezioni a Emma Bonino, ma la candidata del centrosinistra alla Regione non sembra scomporsi: «Dieci giorni o tre settimane, io ci sarò». Sia chiaro, però, che la ricostruzione dei fatti per il «pasticcio» della lista Pdl esclusa, fin qui, dalla competizione elettorale, è per Emma Bonino sufficientemente chiara: «E’ successo che il modo di presentare le liste è sempre stato violato. Cocciutamente da io anni ci battiamo, presentiamo esposti alle Procure. Io ci faccio sopra 111 ore di sciopero della fame e della sete e non succede niente. Ma improvvisamente accade qualcosa. Il senso di impunità è arrivato a un punto tale che certe liste nemmeno hanno fatto finta di seguire la legge. Sono entrati, usciti: Alfredo Milioni era da un lato a correggere la lista, una cosa che è reato. Sentendosi osservato, mentre era al telefono, litigando duramente con l’interlocutore per chi doveva entrare in lista e chi no, è uscito fuori dall’ufficio elettorale, magari ha anche avuto un languore, e si è ripresentato all’una. Ma qualcuno gli ha detto: "scusi, qui c’è scritto alle 12"». Di sé, quando le chiedono cosa ha intenzione di fare dell’eventuale giunta, dice poche parole: sceglie paragoni buffi, in grado però di rendere bene l’idea. «La Giunta? Sì ci ho pensato. Qualche identikit? Ma non faccio nomi. Nella scelta dei collaboratori mi baserò sulla trasparenza, sulla meritocrazia, sull’onestà. Poi, non essendo Alice che vive nella Nuova Zelanda, so che ci saranno altri elementi da tenere in considerazione: non sono Attila».
Come dire che gli equilibri politici saranno ovviamente rispettati, e anche le pressioni che sempre arrivano a chi deve scegliere gli uomini del governo. «Sia all’interno della coalizione sia fuori, ci sono persone brave, meritevoli e capaci». Di certo, nella giunta che, a elezioni vinte, sceglierà ci saranno donne perché «mi piacerebbe che le donne avessero spazio in ogni settore della vita pubblica ma prima che questi settori sprofondino nel baratro».
Per lei, l’appoggio di uno dei politici più amati del centrosinistra, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti: «Più va avanti questa campagna elettorale e più risulta evidente come le iniziative e le posizioni della Bonino stiano portando nel Lazio una ventata di novità. La sua forza politica e la sua indubbia autorevolezza si stanno unendo ad una capacità innovativa che disegna un forte riformismo, necessario per portare la nostra Regione in ogni campo a livelli europei».
Come dire che gli equilibri politici saranno ovviamente rispettati, e anche le pressioni che sempre arrivano a chi deve scegliere gli uomini del governo. «Sia all’interno della coalizione sia fuori, ci sono persone brave, meritevoli e capaci». Di certo, nella giunta che, a elezioni vinte, sceglierà ci saranno donne perché «mi piacerebbe che le donne avessero spazio in ogni settore della vita pubblica ma prima che questi settori sprofondino nel baratro».
Per lei, l’appoggio di uno dei politici più amati del centrosinistra, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti: «Più va avanti questa campagna elettorale e più risulta evidente come le iniziative e le posizioni della Bonino stiano portando nel Lazio una ventata di novità. La sua forza politica e la sua indubbia autorevolezza si stanno unendo ad una capacità innovativa che disegna un forte riformismo, necessario per portare la nostra Regione in ogni campo a livelli europei».
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