Bonino: la mia ricetta per la sanità

Dalla Rassegna stampa

Renata Polverini è la prima ad arrivare a Saxa Rubra: e già questa è una notizia perchè, fino a ieri, la candidata del centrodestra aveva accuratamente evitato di trovarsi faccia a faccia
con la sfidante del centrosinistra. Disertando, tra le altre, la prima tribuna politica organizzata dalla testata regionale Rai. Un evidente cambio di strategia a meno di 48 ore dall`esclusione definitiva della lista Pdl, segno di uno svantaggio da recuperare sul campo. Quando Emma Bonino entra nello studio tv, l`incontro è affabile ma un po` freddino: lavicepresidente
del Senato tende la mano, l`avversaria si fionda a baciarla, com`è nel suo stile. Una cordialità
più che altro di facciata: davanti alle telecamere, la battaglia contingentata dalla par condicio
si accende sul tema più caldo: la sanità. Terzo incomodo: un`intimidita Marzia Marzoli, candidata presidente per la Rete dei cittadini. Emozionata? «No, ho solo sonno», taglia corto Polverini alludendo alle 9,20 del mattino, l`ora in cui è stata fissata la tribuna. L`onore
delle armi verrà concessa solo alla fine: foto di gruppo e un buffetto di Emma sulla guancia di Renata. Giacca gialla e anche un tocco di lucidalabbra, perla leader radicale. Stesso taglio di giacca ma color cenere, il look della segretaria Ugl. I riflettori si accendono, la parola assegnata in rigoroso ordine alfabetico. «La legalità cura la sanità» esordisce Bonino, spiega che i cittadini «hanno pagato carissimo e continueranno a pagare per trent`anni il famoso buco dei 10 miliardi» e snocciolala sua ricetta fatta di «meno ospedali e più servizi sul territorio», dal medico di famiglia aperto nei weekend come le farmacie, al voucher per famiglie con disabili. Tutti concetti poi ribaditi nel pomeriggio, durante la sua visita al San Filippo Neri insieme al direttore generale Domenico Alessio. Renata risponde con un «programma ambizioso» che prevede di «rientrare in tre anni dal debito così da abbassare Irap e Irpef che sono le più alte d`Italia, ma senza tagliare i posti letto bensì colpendo gli sprechi».
Si passa al secondo tema in scaletta: il welfare. Bonino protesta: Prima voglio rispondere alle bufale che ho appenasentito: ricordo che il piano dei tagli lo ha deciso il governo». Polverini scatta: «E io lo rinegozio. Ma comunque ricordo che fino a sei mesi fa il commissario si chiamava Marrazzo». Emma non ci sta: «Tutti rinegoziamo, quel piano è scaduto. Bisogna farne uno nuovo». E Polverini: « E io lo faccio». Ma «non può essere il piano
dei sogni», insiste la leader radicale. «E infatti è concreto», cerca di arginare l`offensiva la sindacalista. «Però, Renata, un po` decenza: il governo è per il nucleare e tu dici che non lo vuoi. Vogliono privatizzare l`Acea e tu dici che non vuoi». La moderatrice si affanna,
tenta di riportare l`ordine, invano. «Questo è un dibattito», la zittisce Emma. «Non mi faccia infierire, dico semplicemente che le promesse campate in aria non vanno bene». L`avversaria del centrodestra si spazientisce: «Non è campata in aria: c`è un programma che è scritto. lo ci metto la mia faccia». E la Bonino: «Più che la tua, quella di Berlusconi e Alemanno».
Sembra finita, la discussione si sposta sul sostegno alla famiglia: Bonino preferisce parlare di «diritti della persona, senza che le istituzioni entrino nel merito di come la gente si organizza affettivamente», mentre Polverini laconsidera «il nucleo fondante della società». Ma è quando la leader radicale ritorna sul «buco da 10 miliardi lasciato da Storace», che Polverini ingaggia il secondo round: «Non è vero, i 10 miliardi sono ancora tutti lì». Controreplica: «Ma li avete fatti voi». E l`altra: «Li ha lasciati Badaloni». Bonino: «E voi li avete raddoppiati». Polverini: «Voi avete chiuso gli ospedali». Emma: «E voi ne avete venduti 56». Renata, sfinita: «Io mi candido
per cambiare la Regione». La sfidante Emma: «Sulla sanità, auguri», taglia corto, ricordando «le truffe, la gente che è andata in galera per la questione formazione» quando al governo c`era Storace. Scintille proseguite anche a distanza. Il dibattito? «Un po` noioso», commenterà poi Bonino. Bacchettata a stretto giro da Polverini: «Mi dispiace per lei, ma quando parlo di cose che interessano le persone io non mi annoio mai». Unico comune denomina- tore: »Vincerò io», hanno detto entrambe. In caso contrario, guideranno l`opposizione alla Pisana.
«Come dice la legge», ha ancora una volta ribadito la Bonino.

 

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