Bonino: "La legge deve valere per tutti, è l'unica condizione di convivenza civile"

La vendetta è un piatto che si consuma freddo. E la Bonino, pacifista quanto volete, non violenta di sicuro, garantista a oltranza, non sfugge alla regola: «Penso che i dirigenti del Pdl abbiano combinato un gran pasticcio, la legge è chiara, il termine delle ore 12 è perentorio e deve valere per tutti. Avrei voluto che valesse anche per noi...».
Quando non mangiava o non beveva per chiedere regolarità nella raccolta delle firme, la Polverini rispondeva: «Mi spiace, sono in campagna elettorale, non ho tempo di scioperare ... ». La situazione ora s`è rovesciata. E forse la durezza le viene da questo, la Bonino: «In questi giorni e con tutte le mie forze legalità e trasparenza.,spesso tra incomprensioni e delusioni. La legge deve valere per tutti, questa l`unica condizione di convivenza civile».
Via di Torre Argentina, dove ha sede il quartier generale di Pannella e compagni, in questi giorni è chiusa per lavori. Ma si racconta di saltelli in pieno al cantiere. risate neanche troppo soffocate. Per una volta non sono i Radicali a dover a protestare. L`idea che il PdL, il più grande partito del Lazio non trovi rappresentanza nelle lista della provincia di Roma, non li smuove più di tanto.
Anzi: «Diciamoci le cose come stanno, questa lista semplicemente non c`è -allarga le braccia
la Bonino, - Non c'è stato il verbale di presentazione. né aperto. né chiuso. Credo che questo sia il fatto, che non deve essere manipolato» . E un eventuale ricorso per riammettere la lista? «Staremo con 7 occhi aperti, seguiamo la vicenda e valutiamo». aggiunge la vicepresidente
del Senato. meno pallida e più colorita, nonostante i 4 chili persi col digiuno. Al Teatro Vittoria all`apertura della campagna elettorale di Sel (Sinistra. ecologia e libertà) Emma Bonino ha incontrato Níki Vendola. Tra i due, specie in tema di diritti civile, c`è un feeling particolare: «Rosario Livatino, martire cristiano -ricorda il governatore pugliese presentandola - diceva che non è tanto importante essere credenti quanto...credibili».
E più che una presentazione sembra una risposta agli attacchi di Avvenire. Scendere in piazza per il Pdl? I Radicali sarebbero capaci di tutto. Anche di questo. Il segretario Riccardo Magi, «presente per caso» al presidio di Piazza del Popolo della Pdl, scarta l`ipotesi. Fa capire che questa volta non porgeranno l`altra guancia, «non ci sono le basi per scendere in piazza col loro, non esiste un diritto per nessun partito a partecipare ad una competizione elettorale».
Il tintore della Bonino è «che dopo tante leggi ad personam nelle prossime ore potremmo
assistere anche a delle leggi ad listam». E ce n`è anche per il sindaco Alemanno che «magari, in queste ore si pentirà un po` della sua arroganza». Il riferimento è «a quando. mentre noi chiedevamo semplicemente il rispetto della legge, Alemanno disse che dovevamo porci il problema se eravamo rappresentativi o meno nella società».
Nel centrosinistra insomma si gongola. «Non hanno neanche saputo presentare le liste e vorrebbero governare la Regione...?», è l`osservazione che si sente fare più spesso. L`autogol degli avversari è la prima "bella notizia" dopo mesi. Non cancella le divisioni e la rabbia per le esclusioni eccellenti di Luisa Laurelli (Marino), Fabrizio Scorzoni (Area democratica). Morassut attenua le tensioni: «Quella del Listino non è stata una bella pagina, ma ora pensiamo a vincere». Pdl o non Pdl la battaglia resta in salita. «Ma adesso non facciamo scherzi, le leggi non sono un optional - avverte il vice presidente Montino - c`è un detto popolare che ben descrive la situazione in cui si sono cacciati: chi è colpa del suo mal, pianga se stesso».
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