Bonino: «l'Africa cresce, basta stereotipi»

LOMÉ (TOGO). Nell’apertura della giornata per l’Africa alla Farnesina, il ministro degli esteri Emma Bonino ha invitato gli italiani a cambiare «la lente offuscata dagli stereotipi del passato». Le turbolenti transizioni democratiche nel nord e la minaccia del radicalismo islamico nella fascia del Sahara e Sahel non devono adombrare i recenti progressi del continente africano.
«L’Africa è cambiata e cresce velocemente - ha affermato nel suo discorso Bonino -, è un partner di cui l’Italia deve tenere conto». Su dieci Paesi, sono ben sei gli Stati africani con le economie che crescono più rapidamente a livello mondiale. L’Italia è infatti sempre più presente in Africa, soprattutto nella regione sub-sahariana dove negli ultimi dieci anni le società africane hanno dimostrato notevoli progressi.Tra queste società è stato portato ad esempio il Mozambico, uscito da una feroce guerra civile anche grazie all’aiuto dell’Italia, e che ora attrae sempre più investimenti da parte di varie potenze economiche straniere. Le parole della titolare della Farnesina giungono nel momento in cui l’Unione africana compie i suoi 50 anni, festeggiati e discussi questa settimana nella capitale etiope, Addis Abbeba.
L’Italia potrà quindi contribuire a «salvare le nuove ambizioni di partenariato dell’Africa con le scelte dell’Unione europea», ha avvertito Bonino aggiungendo però che, per relazionarsi a un continente così vasto e complesso, «sarà indispensabile uno strettissimo coordinamento tra istituzioni e privati».
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