Bonino e cattolici dem a confronto: "Noi una risorsa, non un ostacolo"

Dalla Rassegna stampa

Pier Luigi Bersani insiste: «Abbiamo fatto la scelta migliore». Le polemiche sollevate dagli editoriali di Avvenire sul ruolo dei cattolici nel Pd e la candidatura di Emma Bonino nel Lazio non scoraggiano il segretario dem: «Chi si occupa di politica deve occuparsi del bene comune, questa è la nostra responsabilità». Per questo, ieri sera, Bersani e Bonino hanno partecipato a un`iniziativa contro la privatizzazione dell`Acea, la municipalizzata capitolina che, tra le altre cose, gestisce l`acquedotto romano.
Il nodo di un rapporto complicato tra i cattolici del Pd e la candidata governatrice resta però da sciogliere e questi potrebbero essere giorni decisivi. Nel fine settimana, Area democratica del Lazio promuoverà un incontro pubblico con la leader radicale, al quale parteciperanno anche Dario Franceschini e Walter Veltroni. Ieri, però, Bonino ha incontrato a porte chiuse una rappresentanza di ex popolari all`interno del suo comitato elettorale. Un confronto schietto, condotto da entrambe le parti con la volontà di mettere da parte i pregiudizi e confrontarsi sui temi concreti.
Prima, però le precisazioni. I pop del Pd hanno ribadito di non aver gradito il percorso che ha portato alla candidatura di Bonino e hanno chiesto il suo sostegno per far sì che i cattolici di centrosinistra non siano avvertiti in questa campagna elettorale come un ostacolo, ma come una risorsa da promuovere. Lei, d`altra parte, ha manifestato la propria contrarietà per interventi come quello pubblicato da Pierluigi Castagnetti su Europa dell`altro ieri, ma si è dimostrata  attenta e disponibile a un confronto programmatico.
«Votare per Emma Bonino - spiega Lucio D`Ubaldo - non significa assecondare linee e indirizzi di cultura radicale. Semmai, laicamente e responsabilmente, significa appoggiare una prospettiva
di buongoverno». «Noi non siamo pastori della Chiesa - specifica Roberto Di Giovan Paolo - siamo cattolici democratici e vogliamo giudicare Emma Bonino sulla base di quello che potrà  fare per il Lazio».
Per questo, ieri gli ex popolari hanno portato alla candidata un documento programmatico molto articolato, il cui lavoro di preparazione è stato coordinato da Giorgio Pasetto e che è stato sottoscritto, tra gli altri, da Silvia Costa, David Sassoli, Claudio Moscardelli, Francesco Saverio Garofani e Fausto Recchia. «Non vogliamo riconsegnare la regione al centrodestra - spiega a Europa l`eurodeputata Costa - c`è il rischio di un`involuzione nell`etica pubblica e su questo con Bonino possiamo sicuramente trovare punti di contatto». Quando il confronto si è spostato sui contenuti del programma, in effetti, la sintonia tra Emma e i pop è cresciuta. Politiche sociali, tutela e promozione della famiglia, sanità, formazione sono stati i temi su cui si è incentrato il confronto.
Sulla ricerca di un equilibrio virtuoso tra pubblico e privato sia nel settore sanitario che in quello formativo la candidata ha garantito il proprio impegno, mentre i cattolici del Pd hanno chiesto una presa di posizione e adeguato spazio nel programma della coalizione al riconoscimento della famiglia, come previsto dalla Costituzione. «Oggi per una giovane donna essere madre è paradossalmente più difficile che interrompere la gravidanza - spiega Costa - per questo è giusto che Bonino rimoduli le sue battaglie di un tempo alla luce della realtà attuale».

Bersani:
«Emma è
la scelta
migliore per
occuparsi del
bene comune»
 

© 2010 Europa. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK