Bonino affaticata, annulla impegni e va a casa

Stare senza mangiare e bere, nella vita normale, è già un problema. Farlo in campagna elettorale, con mille impegni da gestire, appuntamenti da rispettare, incontri da sostenere, può diventare ancora più complicato. Emma Bonino, ieri, ha chiuso in anticipo gli appuntamenti
elettorali previsti in agenda, saltando l'incontro delle 18.30 con le associazioni degli immigrati, nella sede del suo comitato elettorale di Trastevere. «E andata a casa - la spiegazione di Claudio Cecchini, assessore provinciale alle Politiche sociali - perché era affaticata e sotto stress. Non abbiamo voluto appesantirle ulteriormente la giornata».
E anche l`agenda dei prossimi giorni sarà «tarata» sulle condizioni fisiche della vicepresidente del Senato: la logica è quella dell`alleggerimento, e della selettività. Ad alcuni appuntamenti già
programmati, potrebbero andare dei rappresentanti della Bonino. E sui temi ci sarà una scelta precisa: la legalità prima di tutto, poi tutto il resto. La radicale, comunque, va avanti nello sciopero. Ed ha incassato altre due adesioni importanti alla sua causa: all'appello firmato da una serie di intellettuali, si sono uniti anche Paolo Virzì e Fiorella Mannoia Sulla raccolta delle firme, il ministro dell`Interno Roberto Maroni ha «gelato» i radicali: «Non si può cambiare la legge elettorale ad un mese dalle elezioni: c`è una violazione delle regole? Non mi pare...». «Maroni mi fa ridere, tutto questo è fantastico: e, sui cambiamenti di regole, ne hanno fatte di cotte e di crude...», la replica della radicale.
Marco Pannella aveva ventilato addirittura il ritiro della candidatura della Bonino. La vicepresidente del Senato, invece, andrà avanti: «Quando prendo un impegno lo mantengo. L'ho sempre fatto, nella mia vita. Ho solo un po` di mal di
testa...», ha detto riferendosi al suo stato di salute. La battaglia è quella per la legalità: «Mi dicono che non sono concreta, ma questo tema lo è, eccome». E, negli ambienti dei centrosinistra, circola un'idea: cavalcare l`onda della legalità, in contrapposizione con la bufera giudiziaria che si sta abbattendo su alcuni settori del centrodestra, dalla vicenda Protezione civile alla truffa della telefonia. Listino: il centrosinistra ci sta ancora riflettendo. Gianni Fontana, direttore del Recup di Capodarco, uno dei nomi ventilati in questi giorni, precisa: «Non sono candidato e non sono mai stato contattato da nessuno».
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