Bocciato Ceccanti, amva D`Ubaldo

Dalla Rassegna stampa

Sarà per fugare i sospetti di una coalizione troppo sbilanciata a sinistra, soprattutto dopo la virata a destra del1`Udc. Sarà per rassicurare l`elettorato cattolico, che potrebbe essere intimorito dalla ultra-laicità della candidata Bonino. Fatto sta che dopo aver designato come coordinatore del comitato elettorale Riccardo Milana, senatore democratico di rito diellino, ex rutelliano di ferro prima della
fondazione diApi, ieri il Pd ha assegnato - e imposto agli alleati - un altro ruolo chiave a un altro
ex democristiano doc. Sarà il senatore popolare Lucio D`Ubaldo il responsabile del programma
dell`aspirante governatrice di La nomina dell`ex segretario el Ppi è un nuovo segnale agli elettori cattolici centrosinistra. Dopo aver incassato l`ok delle varie anime democratiche che martedì pomeriggio si sono riunite alla Camera (presenti il segretario regionale Alessandro Mazzoli per i bersaniani, Michele Meta per l`area Marino, Roberto Morassut per Area Democratica e lo stesso D`Ubaldo), nel tardo pomeriggio è arrivato il vial ibera di tutti i partiti della coalizione.
Così consolidando l`Opa lanciata dallo scudocrociato sulla campagna della leader radicale.
Una necessità, più che una scelta. Condivisa appieno da Emma Bonino, che martedì sera, alla
fine del suo turno di presidenza a Palazzo Madama, ha voluto comunicare personalmente l`investitura al prescelto. Individuato dopo l`altolà di Pannella a Stefano Ceccanti, il costituzionalista
veltroniano inizialmente suggerito dal Pd come responsabile del programma elettorale. Uno stop
che ha poi favorito la convergenza su D`Ubaldo, già segretario romano del Ppi, fervido ascoltatore
di Radio Maria, fra gli uomini più fedeli all`ex presidente del Senato Franco Marini. Il quale fu il primo a sdoganare la candidatura della leader radicale, benedicendone la corsa: «Non vedo un rischio di fuga degli elettori cattolici», disse all`indomani della discesa in campo della Bonino. «I
moderati sanno scegliere e distinguere fra ciò che riguarda i nostri valori etici, intangibili, e
ciò che riguarda invece un voto amministrativo. Del resto, non è andata così alle elezioni del 2008,
non ci ha fatto perdere voti nel mondo cattolico l`alleanza con i radicali». Una risposta preventiva
all`offensiva lanciata dai giornali di destra e, ieri, persino da Berlusconi: «La sinistra ha scelto
la signora Bonino, ma c`è anche l`elettorato cattolico, che nel Lazio è importante e avrà il suo peso». La contromossa non s`è fatta attendere. Da settimane lo storico segretario della Cisl manovra
nell`ombra per vincere la diffidenza della galassia moderata.
Ed è sempre lui ad aver suggerito una più massiccia presenza democristiana nel comitato elettorale
. In questa luce va pure inquadrato l`incontro informale, avvenuto qualche giorno fa, fra l`ex
ministro dell`Istruzione Giuseppe Fioroni con il cardinale vicario di Roma Agostino Vallini nella
sua dimora nel viterbese. Un`azione a tutto campo. Che una probabile alleanza con l`Api di
Rutelli potrebbe completare. «La discussione è in corso», ha confermato ieri Bonino. «Decideranno
loro, com`è giusto che sia».

© 2010 ed. Roma, La Repubblica. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK