Boccia vede Vendola, ma è fumata nera

Dalla Rassegna stampa

I contendenti pugliesi Francesco Boccia e Nichi Vendola si sono incontrati ieri, dopo molti appuntamenti saltati. Un piccolo passo per uscire dallo stallo in cui si è cacciato il centrosinistra che deve ancora decidere chi candidare alla guida della Regione Puglia. Ma entrambi sono rimasti sulle rispettive posizioni: è sempre braccio di ferro tra Vendola - il governatore uscente che si ricandida e vuole le primarie - e Boccia, il candidato democratico che porta in dote l´alleanza allargata con l´Udc di Casini e i dipietristi. L´unica novità è che oggi sarà formalmente convocata l´assemblea regionale del Pd entro la fine della settimana. Boccia ripete: «Cercheremo di convincere Vendola».
Domani poi, il segretario del Pd Pierluigi Bersani incontrerà Emma Bonino, alla quale ha dato la propria benedizione come candidato governatore nel Lazio, senza però avere convinto l´ampio fronte di chi chiede le primarie. Non è solo la minoranza del partito, anche la presidente dei Democratici, Rosy Bindi insiste sulla «strada maestra» delle primarie per dirimere contese e grovigli. «Poiché Bonino è una fuoriclasse in tutti i sensi - perché ha grandi capacità e perché non è della nostra "classe" - si tratta di una decisione di rilievo e impegnativa su cui il partito deve essere chiamato a scegliere». E, a proposito della Puglia: «Vado a fare la campagna per Boccia, se è lui il candidato del Pd, ma non si può rinunciare allo strumento principe che sono appunto le primarie», è il ragionamento di Bindi.
Bonino intanto dice di essere «molto soddisfatta». Il comitato dei radicali, il suo partito, si è concluso ieri approvando la mozione unanime di sostegno alla sua corsa per la guida del Lazio, da sola o in alleanza, escludendo «l´utilità democratica» delle primarie oggi. Avanti comunque. Nonostante le critiche di una parte cattolica o meglio, dice la leader radicale, «clericale». Paola Binetti ad esempio, la deputata teodem del Pd, lancia i nomi di Maria Pia Garavaglia, Giovanni Bachelet e Linda Lanzillotta come sfidanti in «indispensabili» primarie nel Lazio. Inoltre Avvenire, il quotidiano dei vescovi, torna all´attacco sulla scelta di Bonino da parte del Pd per il secondo giorno consecutivo, e critica anche il popolare Franco Marini che tra i primi ha annunciato l´appoggio alla leader radicale.
Dubbi su Bonino vengono da Antonio Di Pietro: «Condivido gli elogi di Bersani a Bonino, ma vorremmo capire di più, dal momento che lei e i radicali si sono battuti per abolire l´articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e se oggi non avessimo questa norma, molti lavoratori si troverebbero in balia del loro datore di lavoro o meglio di caporali... pertanto prima di esplicitare l´appoggio o meno a Bonino vogliamo capire se porterà avanti il programma della lista Bonino-Pannella o della coalizione». Dal segretario della Cgil, Gugliemo Epifani però c´è un sostanziale via libera. In un´intervista all´Unità, Epifani afferma: «Anche se mi dividono tante cose da lei, la sua candidatura è straordinaria. Rappresenta la migliore tradizione del movimento radicale, dei diritti civili».
 

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