La bibliografia? È pro-morte Guarda caso...

Dalla Rassegna stampa

Le bibliografie servono ad approfondire ciò che viene esposto in un libro, in una conferenza, magari in una trasmissione televisiva. E ovviamente servono al lettore o all’ascoltatore per controllare la qualità delle fonti di ciò che è stato esposto. Anche Vieni via con me ha messo diligentemente sul suo sito la bibliografia di riferimento della famosa puntata/spot dell’eutanasia. Vediamola brevemente. L’ultimo gesto d’amore di Mina Welby e Pino Giannini (Edizioni Noubs, con prefazione di Emma Bonino e postfazione di Beppino Englaro), dove, prendiamo un passo tra i tanti, Mina Welby spiega: «[Piero] lesse opere sull’eutanasia, come il volume di Jacques Pohier, un monaco agostiniano sospeso a divinis, perché appoggiava la morte opportuna e aiutava le persone, giunte a un punto estremo di sofferenza, a lasciarsi morire procurando loro delle medicine. Lesse Eutanasia del professor Demetrio Neri, anche lui membro del Comitato per la bioetica, e Il diritto di morire di Umberto Veronesi. Negli scritti di Hans Cadamer trovò una citazione che riassumeva anche il suo pensiero: "Esiste un diritto di morire, perché siamo uomini"».
 Storia di una morte opportuna, di Gian Milani e Mario Riccio (Sironi), in cui l’anestesista di Cremona racconta, in modo abbastanza raggelante, come ha sedato e distaccato Welby dal respiratore artificiale che lo teneva in vita. «Questa volta sono io a provare un senso di soggezione nei confronti del malato - narra Riccio - come, nel film Apocalypse Now, il giovane soldato che arrivato al cospetto del generale Kurz-Marlon Brando, con il compito di ucciderlo, ne subisce il forte carisma». Seguono un altro libro su Welby e uno dello stesso Welby per Rizzoli, Lasciatemi morire. Sempre per stare in tema, viene segnalato Una vita vissuta dalla porta d’uscita. Paolo Ravasin e la Sla di Flavia Furlanetto (Sangel edizioni), storia del cinquantenne trevigiano malato di Sla che ha abbracciato la causa dell’Associazione Coscioni.
A considerazioni alternative viene lasciato un piccolo spazio con Eutanasia di Elisabetta De Septis, (Edizioni Messaggero Padova, con prefazione di Francesco D’Agostino) e Bioetica cattolica e bioetica laica di Giovanni Fomero (Bruno Mondadori editore), membro della Consulta di bioetica, ma capace di offrire un quadro obiettivo delle diverse voci presenti nel dibattito bioetico italiano.

© 2010 È Vita (Avvenire). Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK