Bertolaso e le voci dimissioni: l'inchiesta? Nessuna fuga anticipata

Non sono soltanto voci che si rincorrono. È una notizia quella che ha preso forma ora dopo ora: Guido Bertolaso sta pensando alle dimissioni. Lui, il capo della Protezione civile, smentisce, categoricamente: «Nessun mio abbandono improvviso, nessuna fuga anzitempo. Esiste un percorso già disegnato da tempo e condiviso con il presidente del Consiglio dei ministri...». Ma sul suo viso rimarrà un’ombra, per tutta l’interminabile giornata.
Era cominciata con un sopralluogo a Montaguto, la giornata di Guido Bertolaso. Lì, in provincia di Avellino, dove sono settimane che una frana impedisce ai treni di raggiungere la Puglia da Napoli e da Roma. Guido Bertolaso ieri è arrivato alle dieci del mattino per fare Guido Bertolaso e rassicurare la popolazione e dare certezze. Con i suoi metodi: «Il cronoprogramma che abbiamo stilato verrà rispettato: tra 21 giorni verrà riaperta la linea ferroviaria». Chissà se è questa l’ultima cosa che farà Bertolaso come Capo della Protezione civile. Secondo Emma Bonino «non è detto nemmeno che arrivi a settembre».
Già venerdì prossimo, comunque, Franco Gabrielli verrà nominato suo vice, destinato a prendere rapidamente il suo posto. Già capo del Sisde, già prefetto, la settimana scorsa Gabrielli è stato messo fuori ruolo dal suo posto dell’Aquila per affiancare Bertolaso e diventare poi lui il nuovo leader della Protezione civile. Ma non è certo questa notizia che scompone Bertolaso. Dice, infatti: «È dalla fine del 2008 che avevo chiesto di affidare ad altri il privilegio di servire il Paese come Capo della Protezione civile». Spiega, quindi: «C’ero quasi riuscito nei primi mesi del 2009, quando risolta l’emergenza rifiuti in Campania intendevo avvalermi della norma che prevede la pensione anticipata per chi abbia lavorato per oltre trentacinque anni ed intende dedicarsi alle attività di volontariato. Il terremoto del 6 aprile ha fermato le lancette di quell’orologio che oggi possono rimettersi in moto».
Già in febbraio le lancette di quell’orologio sembravano dovere correre rapidamente verso la fine del percorso. E’ da febbraio, infatti, che il nome di Bertolaso ha iniziato a rimbalzare sui giornali perché coinvolto nelle inchieste giudiziarie sugli appalti del G8 alla Maddalena. Una brutta storia questa che trova Bertolaso legato all’imprenditore Diego Anemone e al provveditore Angelo Balducci e perciò indagato dai magistrati: corruzione. Non soltanto. Prima in questa inchiesta è stato tirato in ballo suo cognato. Qualche giorno fa è stata coinvolta sua moglie per un lavoro collegato ad un centro sportivo romano, il Salaria Sport Village.
Era cominciata con un sopralluogo a Montaguto, la giornata di Guido Bertolaso. Lì, in provincia di Avellino, dove sono settimane che una frana impedisce ai treni di raggiungere la Puglia da Napoli e da Roma. Guido Bertolaso ieri è arrivato alle dieci del mattino per fare Guido Bertolaso e rassicurare la popolazione e dare certezze. Con i suoi metodi: «Il cronoprogramma che abbiamo stilato verrà rispettato: tra 21 giorni verrà riaperta la linea ferroviaria». Chissà se è questa l’ultima cosa che farà Bertolaso come Capo della Protezione civile. Secondo Emma Bonino «non è detto nemmeno che arrivi a settembre».
Già venerdì prossimo, comunque, Franco Gabrielli verrà nominato suo vice, destinato a prendere rapidamente il suo posto. Già capo del Sisde, già prefetto, la settimana scorsa Gabrielli è stato messo fuori ruolo dal suo posto dell’Aquila per affiancare Bertolaso e diventare poi lui il nuovo leader della Protezione civile. Ma non è certo questa notizia che scompone Bertolaso. Dice, infatti: «È dalla fine del 2008 che avevo chiesto di affidare ad altri il privilegio di servire il Paese come Capo della Protezione civile». Spiega, quindi: «C’ero quasi riuscito nei primi mesi del 2009, quando risolta l’emergenza rifiuti in Campania intendevo avvalermi della norma che prevede la pensione anticipata per chi abbia lavorato per oltre trentacinque anni ed intende dedicarsi alle attività di volontariato. Il terremoto del 6 aprile ha fermato le lancette di quell’orologio che oggi possono rimettersi in moto».
Già in febbraio le lancette di quell’orologio sembravano dovere correre rapidamente verso la fine del percorso. E’ da febbraio, infatti, che il nome di Bertolaso ha iniziato a rimbalzare sui giornali perché coinvolto nelle inchieste giudiziarie sugli appalti del G8 alla Maddalena. Una brutta storia questa che trova Bertolaso legato all’imprenditore Diego Anemone e al provveditore Angelo Balducci e perciò indagato dai magistrati: corruzione. Non soltanto. Prima in questa inchiesta è stato tirato in ballo suo cognato. Qualche giorno fa è stata coinvolta sua moglie per un lavoro collegato ad un centro sportivo romano, il Salaria Sport Village.
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