Bersani presenta i candidati (tutti a Roma, tranne Emma)

Assicura che con «l`Emma», come la chiama lui, non c`è alcun problema. Bersani farebbe volentieri a meno di parlare della Borino e della sua defezione dell`ultim`ora alla conferenza del Partito democratico. Difficile, anzi impossibile, quando presenti una conferenza stampa
che ha sul manifesto in bella evidenza, dietro al tuo proprio il nome della Bonino. Una disdetta che non era concordata. Tanto è vero che persino sull`agenda del Partito democratico,
il nome di Bonino figura subito dopo quello di Bersani. Mancava solo lei dalla conferenza romana. La candidata a governatore del Lazio ieri ha scelto di disertare Roma per appoggiare
a Milano il candidato radicale in Lombardia, Marco Cappato, alternativo sia al Pd che al Pdl.
Facile immaginare il fastidio di Bersani e dei suoi. Al via ufficiale alla campagna elettorale del Pd e dei partiti della coalizione, ci sono tutti i candidati governatori del centrosinistra, (da Nichi Vendola a Mercedes Bresso, da Vincenzo De Luca a Vasco Errani), ma manca proprio la senatrice radicale. In una conferenza stampa indetta qualche ora prima a Milano, la Bonino ha parlato di «illegalità
patente e di violazione delle legge elettorale» per le Regionali che impone ai Comuni di fornire asstenza per la raccolta delle firme a sostegno delle liste elettorali, ma che sarebbe invece disattesa. L`esponente radicale è arrivata a ipotizzare il ritiro delle liste Bonino-Pannella se il governo non dovesse intervenire «per porre un argine a questa discriminazione».
Bersani da Roma vorrebbe dedicarsi ad altro, ma la prima domanda dei cronisti è sull`assenza
ingombrante della candidata nel Lazio: «La protesta della Bonino è forte ed è rivolta a istituzioni e sistema dell`informazione. Ritengo che sia una protesta che va ascoltata», commenta
Bersani. Quanto alla possibilità che la candidatura di Bonino alla presidenza della Regione Lazio
possa essere in bilico, come detto dalla stessa esponente radicale, Bersani taglia corto: «A me non risulta». E se arrivano attestati pubblici di solidarietà da Goffredo Bettini al coordinatore
regionale Mazzoli, tra i tanti che mugugnano c`è pure chi lo fa apertamente. L`assenza della Bonino «impone un chiarimento con i Radicali», attacca Enrico Farinone. Per il deputato Pd vicepresidente della Commissione Affari europei, a questo punto serve «un chiarimento da
troppo tempo rimandato, ora indispensabile sia a livello nazionale sia a livello locale».
Bersani preferirebbe incalzare il centrodestra sui temi caldi dell`attualità politica. A cominciare dalle norme anticorruzione. A proposito delle rassicurazioni che arrivano dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano il leader Pd ironizza: <Mi viene da sorridere perché sono mesi
che assistiamo da parte del centrodestra a un abbassamento dell`asticella della legalità; ora improvvisamente si sono convertiti e io ho qualche dubbio, anche se gradirei essere smentito». Identico sarcasmo è riservato al tema delle liste pulite: «Tutti quanti dobbiamo applicare alle
liste un codice etico. Da parte nostra non c`è dubbio che queste regole di pulizia sono rispettate. Lo vedremo se lo faranno anche gli altri». Una linea sposata in pieno da Agazio Loiero. Il governatore della Calabria coglie l`occasione per annunciare a sorpresa che potrebbe anche fare un passo indietro e ritirare la sua candidatura: «Fra tre giorni ci sarà una sentenza a cui aspiro da due anni. Se dovessi essere condannato da un giudice terzo rispetto al pm non mi
candiderei». Tra i più applauditi c`è Nichi Vendola che arriva a trovare in due episodi distanti tra loro segnali che indicherebbero «crepe» nel governo. «La protesta dell`Aquila dice
il governatore pugliese - ha squadernato la vera storia finora coperta da meccanismi pubblicitari e
anche la contestazione dell`orchestra verso la parodia della canzone di Pupo e di Emanuele Filiberto va nella stessa direzione». Per Vendola «è il momento di costruire il vocabolario
dell`alternativa partendo dalla parola precarietà: nel lavoro, nella giustizia». Per la riscossa, incalza
Vendola, il centrosinistra «non deve nascondere i suoi errori e la campagna elettorale non deve essere l`apoteosi della propaganda ma l`occasione di maturazione delle nostre ragioni
e della nostra coalizione». Dal centrodestra le repliche non si fanno attendere. Alle critiche di Bersani ad Alfano replica Daniele Capezzone. «Da che pulpito parla il segretario del Pd? Non certo da un pulpito credibile - nota il portavoce Pdl - in termini di `liste pulite", visto che ripropone governatori. uscenti che avrebbero molte cose, da spiegare ai cittadini». Mentre sulla pretesta
della Bonino interviene Gianni Alemanno: «Sono molto perplesso sull`utilizzazione di questo strumento alla vigilia delle elezioni regionali. Se una lista non riesce a raccogliere firme - commenta il sindaco di Roma - dovrebbe interrogarsi sul suo grado di rappresentatività, non fare
scioperi della fame». Ancora più categorica la candidata del Pdl, Renata Polverini: «La Bonino? Io non ho tempo di scioperare, sono in campagna elettorale».
© 2010 Il Secolo d'Italia. Tutti i diritti riservati
SU
- Login to post comments