Berlusconi a Minsk dall'ultimo dittatore d'Europa

Dalla Rassegna stampa

La notizia non è nuova e neppure troppo scandalosa visti i record che sta inanellando in politica estera il Presidente del Consiglio Berlusconi: dopo essersi autoproclamato "garante" di Putin mentre metteva a ferro e fuoco la Cecenia, nonché suo partner politico mentre giornalisti come Anna Politkovskaya vengono trucidati, Berlusconi è stato anche il primo leader occidentale a promuovere Gheddafi al ruolo di statista al G8, accompagnando questa operazione con un dono di 5 miliardi di dollari e ottenendo in cambio l`applicazione di politiche sull`immigrazione inumane e illegali, condannate dall`ONU e dall`UE. Dopo questi atti, oggi, il Presidente del Consiglio, ne compirà un altro: sarà il primo leader dell`UE o della Nato - dopo 14 anni - a recarsi in visita ufficiale a Minsk, capitale dove risiede, l`ultimo dittatore d`Europa: il bielorusso Lukashenko. La Bielorussia è un paese retto da un Presidente che di servizi  usati per annichilire i partiti di opposizione e i movimenti giovanili che chiedono l`integrazione in Europa. L`UE e l`Osce hanno a più riprese riscontrato che le elezioni sono solo una formalità perche` non è possibile contestare democraticamente il potere di Lukashenko. Nel corso degli ultimi anni, anche per bilanciare le crescenti pressioni russe per l`aumento del costo del gas, Lukashenko ha riaperto qualche canale di dialogo con l`UE, fallendo però ogni qual volta si chiedesse il rispetto di alcuni principi di trasparenza e di democrazia. Nonostante ciò l`UE ha deciso, a grande richiesta dell`Italia, di sospendere le ultime sanzioni che erano state imposte. In questo quadro, il Governo italiano sembra quindi agire, non da paese responsabile che mira a riformare un paese autoritario, ma da promoter di Lukashenko; il tutto probabilmente con la speranza di avere in cambio qualche affare pregiato per le imprese italiane. Nessuno scandalo, forse, basta che però sia chiaro il prezzo politico che l`Italia paga, se ci si offre al mondo come i migliori amici dei dittatori. E quale sia questo prezzo lo ha detto Lukashenko in un intervista a La Stampa, che è stata trasmessa anche dalla tv di Stato bielorussa e che sta facendo il giro del mondo, nella quale Lukashenko ha tra l`altro affermato "Non credo che Silvio mi chiederà garanzie democratiche (...) ". La perdita di credibilità internazionale di Berlusconi è ormai un dato di fatto. Mi chiedo se in Italia, nell`opposizione, e in particolare nel Pd, ci sia qualcuno che ritenga opportuno dire qualcosa di diverso da lui, o criticarne l`operato. Su Putin, su Gheddafi, non ho sentito niente di diverso da Berlusconi. Spero questa volta di essere smentito.

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