Berlusconi da Putin: "rimpatriata tra amici" ma anche gas e affari

Dalla Rassegna stampa

Vertice in Russia tra Berlusconi e Putin. Una visita «personale e privata» che il premier ha definito «una rimpatriata tra amici». È anche un consulto sull’energia e sul gas, sulle commesse e le alleanze internazionali. Previsto anche un incontro con gli imprenditori locali. La visita «personale e privata» di Silvio Berlusconi a Vladimir Putin, che a denti stretti nei giorni scorsi è stata confermata così da Palazzo Chigi, senza altre indicazioni, è in realtà qualcosa di profondamente diverso. E’ un gran consulto sull’energia e sul gas, sulle commesse e le alleanze internazionali, fra governi e fra questi e le compagnie petrolifere. Ma non solo: nell’agenda c’è anche la cooperazione nel settore automobilistico, della difesa, della mobilità urbana. Oltre a un incontro, oggi, con gli imprenditori locali.
E’ apparentemente inspiegabile ma ieri pomeriggio Berlusconi è atterrato a San Pietroburgo senza staff diplomatico, senza rappresentanti dell’ufficio comunicazione, con il solo assistente personale per gli affari esteri Valentino Valentini e la scorta. Le uniche notizie, e non poche, sono arrivate da fonte russa. Le hanno comunicate le agenzie della federazione governata da Putin: Ria Novosti, Interfax e Itar-Tass. Ad attendere il Cavaliere all’aeroporto c’erano il primo ministro, la governatrice della città, Valentina Matvienko, e una ristretta delegazione.
A differenza delle poche indiscrezioni di fonte italiana, con il Cavaliere che ha parlato di «una semplice rimpatriata fra vecchi amici», legata alla celebrazione in ritardo del compleanno di Putin, l’ufficio del portavoce del capo del governo russo ha dato molti dettagli sulla visita. Ha confermato il carattere privato, ma allo stesso tempo ammesso che ci saranno anche incontri di lavoro incentrati sulla cooperazione energetica fra i due Paesi e sul progetto di gasdotto South Stream della nostra Eni e di Gazprom.
L’ufficio di Putin ha aggiunto che ai colloqui fra Berlusconi e Putin si unirà oggi in teleconferenza il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan. Il progetto di South Stream passa dalle acque territoriali turche, sul fondo del Mar Nero. In cambio i turchi hanno chiesto a Gazprom di essere presenti nel progetto di oleodotto Samsun-Ceyhan, che dall’Asia aggira lo stretto dei Dardanelli per sfociare direttamente nel Mediterraneo.
Insomma una riunione di lavoro a tre, a cui potrebbe unirsi, come anticipato dal Corriere, anche l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder, oggi presidente del comitato degli azionisti di North Stream, l’altro progetto strategico della politica energetica del Cremlino, gasdotto che aggira la Polonia e le repubbliche baltiche per portare gas russo in Germania.
Non solo: il Cavaliere ha discusso con Putin anche di cooperazione (oggi verranno forniti altri dettagli) nel settore automobilistico e delle macchine agricole e di ulteriori accordi fra Sollers e il gruppo Fiat.
Il Berlusconi citato dalle agenzie russe ha anche parlato di un progetto di produzione italo-turca di elicotteri (quote paritetiche, 50 e 50) che coinvolgerebbe Finmeccanica: «Vogliamo costruire una fabbrica in Turchia», le parole del Cavaliere. E anche di una joint venture per la produzione di tram leggeri a San Pietroburgo: il 30% della mobilità urbana della città deve essere rinnovato, le aziende italiane sono in prima fila.
Insomma una visita ricca di contenuti economici e politici. Mentre resta un mistero il luogo dove Berlusconi ha passato la notte. In aeroporto è stato organizzato un piccolo punto stampa, utile a una photo-opportunity, con la Rai di Mosca e l’Ansa. Tutte le altre testate italiane non sono state ammesse, protocollo richiesto da Roma.

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