Berlino, terza vittoria del borgomastro Spd I pirati in Parlamento

Dalla Rassegna stampa

Gli elettori di Berlino incoronano per la terza volta consecutiva Klaus Wowereit borgomastro, puniscono duramente il populismo dell'Fdp, e soprattutto decretano il sorprendente successo di una nuova formazione politica, il Piratenpartei, ovvero partito dei Pirati, che sfiora il 9% dei consensi ed entra per la prima volta in un parlamento regionale sconvolgendo gli equilibri tradizionali.

Più di Willy Brandt
Il risultato raggiunto dall'Spd non è brillante, ma la percentuale del 28,6%, leggermente al di sotto di quella del turno precedente, è sufficiente per garantire al partito socialdemocratico il primato cittadino. È sintomatico come nella «città in perenne divenire», come recita una celebre formula, ci sia almeno un elemento di stabilità: il popolare ed amatissimo «Wowi», che da dieci anni guida la capitale tedesca e che così farà anche per i prossimi cinque. Nessun governatore di Land in Germania vanta una simile longevità al potere e in particolare nessun altro borgomastro berlinese nel dopoguerra, neppure il mitico Willy Brandt, era stato così tanto tempo in carica. Wowereit ha vinto, dunque, ma non ha trionfato. Soprattutto non potrà dar vita ad un nuovo governo «rosso-rosso» come è stato nelle due legislature precedenti e come avrebbe desiderato. La Linke, infatti, perde voti, scendendo dal 13,4% all'11,6%: paga certi fatali errori commessi dal gruppo dirigente, in particolare dal duo Ernst-Lotzsch, che ha preso in mano le sorti del partito dopo l'uscita di scena di Lafontaine e che si è lasciato irretire in anacronistiche discussioni sul Muro e su Fidel Castro che hanno disorientato gli elettori.

Quasi certamente il borgomastro punterà questa volta ad una colazione rosso-verde, che secondo i dati trasmessi dalla tv tedesca avrebbe la maggioranza dei seggi, ancorché risicata. I Grúnen guidati da Renate Kunast, ex ministro per la Protezione dei consumatori e attuale co-presidente del gruppo parlamentare, volano a1l 7,4% dei voti migliorando di oltre 4 punti il precedente risultato. Certo, solo pochi mesi fa i sondaggi davano gli ecologisti al 30% e pronosticavano Renate primo borgomastro donna. Negli ultimi mesi la forza propulsiva dei Verdi si è via via ridotta, ma il 17,4% dei consensi e la possibilità di tornare al governo del Land sono comunque ottimi risultati.

Sul fronte conservatore Angela Merkel può tirare un sospiro di sollievo. Dopo molte elezioni regionali andate male, questa volta la Cdu riesce a migliorare di quasi due punti percentuali attestandosi al 23,2%. Si tratta comunque di una percentuale del tutto inadeguata per un partito di massa e per la cancelliera non è proprio il caso di cantare vittoria. Molto peggio è andata ai liberal democratici dell'Fdp, arretrarti all'1,8%, con una perdita bruciante di circa sei punti percentuali. È il peggior risultato della loro storia a Berlino e resteranno fuori dal parlamento regionale. Con questa sono cinque le sconfitte subite quest'anno dal partito di Rósler e Westerwelle in elezioni regionali. Evidentemente non ha pagato l'aggressiva campagna populista degli ultimi giorni, tutta giocata sul tema dell'euroscetticismo.

Infine la straordinaria sorpresa dei Piraten che arrivano al 9%: un exploit che va al di là di ogni aspettativa. Non è facile decifrare il fenomeno arancione (loro colore simbolo) dei Pirati: per il misto di ribellismo giovanile e liberismo che esprimono sono paragonabili forse ai nostrani grillini, o ai radicali di un tempo. Nati con lo scopo di tutelare gli interessi dei «nativi digitali», cioè dei giovani cresciuti con le tecnologie Internet, si sono proposti agli elettori berlinesi con una variegata piattaforma di proposte che vanno dalla richiesta di maggiore trasparenza nella politica alla liberalizzazione della droga, dalla gratuità dei trasporti pubblici all'estensione del diritto di voto a tutti i cittadini senza restrizioni d'età e nazionalità. Secondo le prime analisi dei flussi elettorali hanno spopolato soprattutto tra gli elettori della fascia 18-25 anni sottraendo voti ai partiti della sinistra, Spd e Linke.

Con il loro arrembaggio nel parlamento berlinese hanno intaccato i rapporti di forza tradizionali; resta da vedere come sapranno utilizzare il capitale elettorale accumulato.

© 2011 L'Unità. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani: Quello che ora più conta è la vita dei cubani. Costretti da decenni di dittatura dentro un recinto che impediva al progresso di entrare e loro di uscire, evitando tutti i rischi e le opportunità. In questa transizione difficilissima...
Dichiarazione di Valerio Federico, Tesoriere di Radicali Italiani: "Gli stati nazione hanno fallito nel governo dei grandi fenomeni in corso quali l’immigrazione, le crisi economico-finanziarie, i cambiamenti climatici e il terrorismo internazionale. Il regionalismo italiano ha prodotto spesa...
Sabato 8 ottobre a Roma alle ore 16 ci ritroveremo in Piazza Mazzini e marceremo fino a Castel S. Angelo per un società aperta e per lo Stato di Diritto, con Emma Bonino, insieme ai rappresentanti di molti popoli oppressi nel mondo. Con questa iniziativa vogliamo porre l’attenzione sul pericoloso...