I beneficati del progetto grillino

Se un partito si dichiara contrario al finanziamento pubblico troverà comunque difficile disfarsene. Ne sanno qualcosa i radicali che si accorsero che non era bastato a risolvere il problema alla radice raccogliere le firme per un referendum e poi vincerlo con un risultato plebiscitario. Ci pensò il Parlamento a reintrodurre i soldi ai partiti sotto le mentite spoglie di rimborso elettorale. Rifiutarlo non è tecnicamente possibile. I radicali le hanno provate tutte, anche quella di organizzarne la restituzione brevi manu ai cittadini. Banchetti con mazzi di banconote e un tot a ciascuno che si presentava. Fu un incubo. Problemi organizzativi rilevantissimi, spese non indifferenti per regalare denaro. Toccò lasciar perdere. Ora il "Movimento 5 Stelle" di Beppe Grillo ha ripreso quel metodo. I consiglieri regionali piemontesi hanno organizzato un "Restitution Day" per conferire una parte del finanziamento pubblico ai cittadini per la realizzazione di loro progetti ritenuti meritevoli.
Solo che come denuncia un sito internet piemontese, lospiffero.com, fra i beneficiati dalla "restituzione" grillina ci sono stati un loro consigliere comunale di Pinerolo (2mila euro) e uno circoscrizionale di Torino - per di più cognato di uno dei due consiglieri regionali organizzatori della "restituzione" - finanziato per il progetto di una "università del saper fare" con la cifra di mille euro. Vedremo che ci saprà fare. Per l'intanto tutto ciò fa ridere, sconsolatamente.
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